Jobs act, Italicum e anche Buona scuola. La politica di Matteo Renzi crea sconquassi e mal di pancia dentro il Pd. Ma è possibile che si crei un’alternativa?
Dopo lo strappo di Pippo Civati, Left con Luca Sappino indaga in quest’area mai stata così in movimento come adesso, che va dalla minoranza dem, Sel, i grillini di sinistra alla coalizione sociale di Landini. «Voglio tornare a fare politica dal basso», afferma poi Giuliano Pisapia, sindaco arancione trionfante nel 2011. Ecco cosa dice Pisapia a Giulio Cavalli: «Credo che serva un nuovo soggetto di sinistra che riesca a governare con il Pd. È necessario sia al Pd quanto alla sinistra». E per intrecciare un nuovo dialogo tra il Pd e il “nuovo soggetto” Pisapia si offre nel «ruolo di pontiere».
Frattura all’interno del popolo Pd l’ha creata anche il ddl della Buona scuola. La manifestazione del 5 maggio, con oltre 500mila insegnanti, studenti e genitori in piazza, ha reso evidente lo scollamento esistente tra il governo e chi vuole difendere la scuola pubblica da tentazioni privatistiche o aziendalistiche. Left con Donatella Coccoli analizza l’ultimo “de profundis” alla scuola che arriva proprio da un manager, Roger Abravanel, il “profeta” della meritocrazia che sostiene: «Gli studenti sono i clienti della scuola». Si dà la colpa all’istruzione della mancanza di lavoro tra i giovani, senza affrontare il nodo della mancata innovazione delle aziende italiane e dell’assenza totale di politiche industriali.
Altro tema “divisivo” all’interno della sinistra è quello dei migranti. Il governo Renzi si mostra sempre più incapace di far fronte alla tragedia continua che avviene nel mar Mediterraneo. Lo speciale di Left, con servizi di Tiziana Barillà, Umberto De Giovannangeli e Ilaria Giupponi, fa il punto sull’odissea di quanti attendono in Italia lo status di rifugiato politico, sull’assenza di una politica migratoria in Europa e sulle novità dell’Europarlamento. Da segnalare ancora la novità dei circoli di lettura con Filippo La Porta, un’intervista di Simona Maggiorelli ad Alfonso Berardinelli che smaschera l’idolatria per Heidegger da parte di alcuni intellettuali italiani e il punto, per la scienza, di Pietro Greco sul rapporto tra vaccini e autismo. Buona lettura!
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