Non le parlate di ingiustizia, a Giulia Sarti, combattiva deputata del Movimento 5 stelle: 29 anni, una laurea in Legge, è membro delle commissioni Giustizia e Antimafia, e naturalmente del movimento Agende Rosse. Left l'ha intervistata per voi.

«Sono 15 kg di dinamite», così la presentava Grillo dal palco, e mai descrizione del comico fu più azzeccata. Piccola, solare, spiccatamente riminese nei modi e nell’accento, ma con una grinta esplosiva. Non le parlate di ingiustizia, a Giulia Sarti, combattiva deputata del Movimento 5 stelle: 29 anni, una laurea in Legge, è membro delle commissioni Giustizia e Antimafia, e naturalmente del movimento Agende Rosse.

Dall’antimafia del Pd che «è solo apparenza», a Roma che deve tornare a elezioni «per assicurare la pulizia della corruzione che ha dilagato», fino alla Grecia che «non va lasciata sola», passando per la Parma di Pizzarotti alla Puglia di Emiliano, fino a venerdì in edicola su Left, l’intervista a una delle voci più ostinate del Movimento 5 Stelle.

Lei si ritiene di sinistra?

Non so: me l’hanno fatta molte volte questa domanda. Politicamente sono nata dentro il Movimento, parlare di sinistra e destra oggi sarebbe bello, ma è una cosa che vedo molto inattuale. Siamo in un momento di crisi in cui basterebbe ristabilire i valori base di una comunità per riuscire ad avere un Paese civile normale. ecco, in questo momento la nostra presenza serve più che altro a questo: ristabilire i valori di base.

 

Per leggere l’intervista integrale online, qui.

Impicciarsi di come funzionano le cose, è più forte di lei. Sarà per questo - o forse per l'insanabile e irrispettosa irriverenza - che da piccola la chiamavano “bertuccia”. Dal Fatto Quotidiano, passando per Narcomafie, Linkiesta, Lettera43 e l'Espresso, approda a Left. Dove si occupa di quelle cose pallosissime che, con suo estremo entusiasmo invece, le sbolognano sempre: inchieste e mafia. E grillini, grillini, grillini. Dalla sua amata Emilia-Romagna, torna mestamente a Roma, dove attualmente vive.