Dal trionfo nelle elezioni di gennaio alla seconda campagna elettorale. Speranze e mezze delusioni di un anno vissuto pericolosamente dalla sinistra greca
Un anno vissuto pericolosamente quello della Grecia e di Alexis Tsipras. Per mesi il mondo ha assistito a un estenuante braccio di ferro con Bruxelles, a tre campagne elettorali, al protagonismo (forse eccessivo) del ministro delle Finanze Varoufakis e al cannoneggiamento di una parte importante dei media internazionali contro il governo di sinistra greco. Tsipras ha vinto sempre, ha ceduto molto ad Angela Merkel e qualcuno dice che abbia tradito il suo mandato. Solo tra qualche anno sapremo se la vittoria di Syriza ha portato alla Grecia quel cambiamento che tutti auspicavano.
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Gennaio, Alexis Tsipras durante la manifestazione di chiusura della prima campagna elettorale (EPA / YANNIS KOLESIDIS)
25 gennaio 2015. Alexis Tsipras esulta dopo l'annuncio degli exit poll che danno Syriza come primo partito
30 gennaio 2015. Primo incontro tra il neo ministro delle Finanze Varoufakis e il capo dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Comincia un lungo braccio di ferro tra Atene e Bruxelles.
(EPA / Simela PANTZARTZI)
18 febbraio 2015. Alexis Tsipras Yanis Varoufakis al Parlamento in occasione del voto per il nuovo Presidente della Repubblica.
(EPA/YANNIS KOLESIDIS)
23 marzo 2015. Angela Merkel e Alexis Tsipras si incontrano a Berlino.
(EPA/GUIDO BERGMANN)
23 marzo 2015. Un'altra immagine dell'incontro tra Tsipras e Merkel
(EPA / RAINER JENSEN)
Giugno 2015. Un graffito anti Euro in strada ad Atene
(EPA / YANNIS KOLESIDIS)
Giugno 2015. Code davanti ai bancomat della banca nazionale.
(EPA/SIMELA PANTZARTZI)
22 giugno 2015. Il capo del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde arriva alla Commissione Europea in vista del vertice d'emergenza. Lagarde è uno dei protagonisti della vicenda greca: il FMI è un creditore importante
(EPA/OLIVIER HOSLET)
Giugno 2015. "L'Europa senza la Grecia è come una festa senza droghe"
Giugno 2015. Graffiti sul muro di una vecchia casa ad Atene.
(EPA / Simela PANTZARTZI)
30 giugno 2015. Manifestanti a sostegno di un 'sì' al referendum convocato da Tsipras per chiedere il parere del popolo greco dopo che Bruxelles ha mostrato di non voler arretrare sul pacchetto di riforme imposto al governo precedente
( EPA/SIMELA PANTZARTZI)
2 luglio 2015. Manifestazione a piazza Syntagma ad Atene a sostegno del no al referendum del 5 luglio. Il no voluto da Tsipras vincerà con il 61% dei voti.
(EPA/ORESTIS PANAGIOTOU)
8 luglio 2015. Alcuni parlamentari europei mostrano cartelli con la scritta oxi durante il discorso del primo ministro greco Alexis Tsipras nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
(EPA/PATRICK SEEGER)
7 luglio 2015. Il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem (L) e il nuovo ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos (R) all'inizio di uno speciale Eurogrouppo con i ministri delle finanze europei.
(EPA/LAURENT DUBRULE)
Settembre 2015. Nuova campagna elettorale: dopo aver vinto il referendum e non essere riuscito a ottenere novità da Bruxelles, Tsipras chiede un nuovo mandato. Si vota il 20 settembre 2015.
(EPA/ORESTIS PANAGIOTOU)
18 settembre 2015. Chiusura della campagna elettorale: Tsipras sul palco con il leader di Podemos Pablo Iglesias. (EPA/YANNIS KOLESIDIS)
21 settembre 2015. Alexis Tsipras ha vinto di nuovo, pur perdendo consensi. Nella foto stringe la mano al presidente Prokopis Pavlopoulos durante la cerimonia di giuramento per il secondo mandato.
( EPA/YANNIS KOLESIDIS)