L’anno scorso ha distrutto ogni record per quanto riguarda il caldo: il 2015 è stato il più caldo da quando, nel 1880, si è cominciato a misurare la temperatura. Così hanno annunciato oggi le due agenzie scientifiche americane, NASA e NOAA National Oceanic and Atmospheric Administration. Nella foto qui sopra in blu le aree del pianeta nelle quali la temperatura misurata è stata più bassa che nell’anno precedente. Non noterete molti blu.
«Il 2015 è stato di gran lunga l’anno record in tutti i set di dati di relativi alla temperatura che si basano sui dati strumentali e di superficie,» ha dichiarato Gavin Schmidt, direttore dell’Istituto Goddard per gli studi spaziali della NASA, che ha dato l’annuncio. Questo dato, ha aggiunto, «Sottolinea una volta di più il fatto che il pianeta è in una fase di riscaldamento».
L’anno è stato 0.13 gradi centigradi più caldo del 2014, l’anno record precedente, secondo la NASA. Per la NOAA l’aumento è intorno ai 0,16 °. Sembrano incrementi minimi, ma gli scienziati ci dicono invece che un aumento simile significa aver «distrutto» il record dell’anno precedente: «Normalmente quando registriamo un record come questo parliamo di aumenti medi infinitesimali». Il 2014, infatti, deteneva a sua volta il primato, ma l’annuncio dell’anno scorso era stato più cauto: l’incremento era minimo e, quindi, bastava non aver registrato bene la temperatura di uno o due giorni e il primato decadeva. Qui, sembra di capire dalle parole degli scienziati, siamo a un salto di qualità. Anche se in alcune zone della Groenlandia e del Nord Atlantico ha fatto freddo in maniera anomala. Il fatto che questo sia un anno in cui si manifesta El Nino, che di solito fa aumentare le temperature nell’anno successivo, fa prevedere un anno peggiore l’anno prossimo.