Da casta a trama «Casta è una definizione sociologica diretta ai soli politici. Io invece uso "trama" come qualcosa di più cosciente. Rende l'idea di una struttura organizzata in modo permanente, dove risiedono i poteri economici, alcuni poteri mediatici, politici e la classe politica», aggiunge Monereo - che adesso è entrato a far parte del nucleo dirigente del partito, il “governo ombra” di Podemos. Il concetto di trama, secondo lo studioso, è molto più potente e supera i limiti del concetto di casta, dunque, troppo limitata «alla semplicistica divisione tra corrotti e non corrotti». Adesso, invece, «per indicare cosa sta succedendo», diagnosi e soluzione vanno riferite al concetto di trama che diventa in parte sinonimo di oligarchia impregnata di capitalismo clientelare. Dopo Vistalegre, dunque, Podemos prosegue sulla logica podemista di sempre: loro e noi, l'alto e il basso, continuando a richiamare il motto di Occupy Wall Street, “Siamo il 99%”. Ma si evolve e ricerca complessità. Perché l'1 per cento non è la casta ma quel potere che mantiene il controllo a prescindere dal cambio di vertici nell'industrie, nei media e nelle istituzioni. Un potere che è spesso trasversale anche in politica: «Alcune volte sta nel Psoe, altre nel Pp, altre ancora in entrambe». Il deficit democratico e l'egemonia Le conseguenze di questa trama, nel nuovo ragionamento podemista, è un deficit democratico che punta a evitare l'esplosione del conflitto. Anestetizza. «Ecco perché - spiega Monereo - ogni volta che la Spagna sembra avviarsi a una transizione democratica si finisce in una restaurazione». E l'antitesi a questa trama, ancora secondo il teorico, è il “blocco storico”, lo stesso che Podemos vuole costruire insieme a Izquierda unida e ai movimenti sociali, in opposizione alla “tripla alleanza” - Psoe, Pp e Ciudadanos - e il cui orizzonte passa attraverso un processo costituente in chiave di rottura. Per "dettare la nuova linea" Pablo Iglesias ha scelto la presentazione di un libro - Ibex 35. Una historia herética del poder en España' (Capitán Swing), del sociologo e giornalista Rubén Juste - di martedì scorso. In quelle pagine, dice, si condensa alla perfezione la nuova idea del partito. «Esiste una trama, una trama corrotta che, attraverso meccanismi legali e illegali, è stata capace di mantenere il potere negli ultimi anni, e ha raggiunto fette fondamentali del potere, ma che allo stesso tempo è in crisi. Mai come adesso si presenta davanti a noi la sfida a questa trama per l'egemonia», spiega Iglesias convinto com'è che la trama sia giunta al suo «epilogo».Hacía tiempo que un libro no me fascinaba tanto como el de @KarimJuste. Necesario para comprender 'la trama'. https://t.co/i7lfKSdj4w pic.twitter.com/9If96xZxeV
— Pablo Iglesias (@Pablo_Iglesias_) 28 febbraio 2017
Dalla casta alla trama. Dopo il congresso di Vistalegre2 – che vi abbiamo raccontato ampiamente su Left – in Podemos si apre una nuova fase con una nuova strategia ma soprattutto un nuovo linguaggio. Il concetto di casta, usato dall’origine del movimento, è entrato infatti in crisi: non basta più. Con l’ingresso nelle istituzioni – locali, nazionali ed europee – la nuova elaborazione politica ruota allora intorno al concetto di “trama”. Un termine che Pablo Iglesias mutua dal deputato Manolo Monereo, suo padre politico, e che sintetizza in termini meno populisti la nuova diagnosi del nemico e, insieme, i nuovi obiettivi politici e le nuove strategie per raggiungerli. Capire a cosa si riferisce Podemos, a noi interessa anche per comprendere meglio – laddove ce ne fosse bisogno – la differenza tra gli spagnoli e il Movimento 5 stelle. Che vengono spesso associati, nonostante il Movimento non sembri volersi (e forse potersi) spostare dalla più populistica critica alla “casta”.
Hacía tiempo que un libro no me fascinaba tanto como el de @KarimJuste. Necesario para comprender ‘la trama’. https://t.co/i7lfKSdj4w pic.twitter.com/9If96xZxeV
— Pablo Iglesias (@Pablo_Iglesias_) 28 febbraio 2017
Da casta a trama
«Casta è una definizione sociologica diretta ai soli politici. Io invece uso “trama” come qualcosa di più cosciente. Rende l’idea di una struttura organizzata in modo permanente, dove risiedono i poteri economici, alcuni poteri mediatici, politici e la classe politica», aggiunge Monereo – che adesso è entrato a far parte del nucleo dirigente del partito, il “governo ombra” di Podemos. Il concetto di trama, secondo lo studioso, è molto più potente e supera i limiti del concetto di casta, dunque, troppo limitata «alla semplicistica divisione tra corrotti e non corrotti». Adesso, invece, «per indicare cosa sta succedendo», diagnosi e soluzione vanno riferite al concetto di trama che diventa in parte sinonimo di oligarchia impregnata di capitalismo clientelare.
Dopo Vistalegre, dunque, Podemos prosegue sulla logica podemista di sempre: loro e noi, l’alto e il basso, continuando a richiamare il motto di Occupy Wall Street, “Siamo il 99%”. Ma si evolve e ricerca complessità. Perché l’1 per cento non è la casta ma quel potere che mantiene il controllo a prescindere dal cambio di vertici nell’industrie, nei media e nelle istituzioni. Un potere che è spesso trasversale anche in politica: «Alcune volte sta nel Psoe, altre nel Pp, altre ancora in entrambe».
Il deficit democratico e l’egemonia
Le conseguenze di questa trama, nel nuovo ragionamento podemista, è un deficit democratico che punta a evitare l’esplosione del conflitto. Anestetizza. «Ecco perché – spiega Monereo – ogni volta che la Spagna sembra avviarsi a una transizione democratica si finisce in una restaurazione». E l’antitesi a questa trama, ancora secondo il teorico, è il “blocco storico”, lo stesso che Podemos vuole costruire insieme a Izquierda unida e ai movimenti sociali, in opposizione alla “tripla alleanza” – Psoe, Pp e Ciudadanos – e il cui orizzonte passa attraverso un processo costituente in chiave di rottura.
Per “dettare la nuova linea” Pablo Iglesias ha scelto la presentazione di un libro – Ibex 35. Una historia herética del poder en España‘ (Capitán Swing), del sociologo e giornalista Rubén Juste – di martedì scorso. In quelle pagine, dice, si condensa alla perfezione la nuova idea del partito. «Esiste una trama, una trama corrotta che, attraverso meccanismi legali e illegali, è stata capace di mantenere il potere negli ultimi anni, e ha raggiunto fette fondamentali del potere, ma che allo stesso tempo è in crisi. Mai come adesso si presenta davanti a noi la sfida a questa trama per l’egemonia», spiega Iglesias convinto com’è che la trama sia giunta al suo «epilogo».