A seguito del nostro articolo La stretta del cemento sul Patrimonio Unesco, seconda puntata del ciclo di inchieste Strade nostre, pubblicata su Left n.21 (la puoi leggere qui), la piattaforma change.org si fa promotorice di una petizione rivolta al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, affinché faccia in modo che l’Assemblea legislativa calendarizzi e approvi il prima possibile il Piano del Parco, che giace nei cassetti della Regione dal 2012. Il Piano sarebbe uno strumento fondamentale per riuscire a bloccare in maniera incisiva l’abusivismo che nonostante le leggi continua a mangiare pezzi del Parco nazionale del Circeo.
Iniziativa che abbiamo accolto con piacere, perché significa che in un Paese abituato a delegare e lamentarsi, a lamentarsi e delegare, l’informazione può fare la differenza. Informare ed essere informati (correttamente) può spingere le persone a partecipare a migliorare anche solo un pochino lo stato delle cose che ci circondano.
In meno di 24 ore e senza alcuna promozione, hanno aderito oltre 1000 sostenitori. Per firmare basta cliccare qui.
Come ci ha spiegato il presidente dell’Ente Parco Gaetano Benedetto infatti, con il Piano regionale:
Riusciremmo ad abbattere direttamente gli edificati abusivi. E soprattutto si limiterebbero in maniera definitiva e indiscutibile, nuove costruzioni.
E soprattutto, a farlo in un territorio considerato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Patrimonio che ora, è nelle vostre mani. O meglio, nei vostri mouse.
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