È un sabato qualunque, il 18 luglio 2015. Un ragazzino di sedici anni insieme agli amici va in una discoteca sulla Riviera romagnola, beve acqua con Mdma (il principio attivo dell’ecstasy) e muore. A Napoli tre ragazzini hanno riportato gravi disturbi neurologici dopo aver assunto una sostanza, l’amnesia, che è un mix di marijuana spruzzata di metadone. Ogni anno in Europa si producono almeno 100 “pasticche” nuove. E l’Italia arranca, sia nella prevenzione che negli interventi di riduzione del danno, dove non rispetta neanche le indicazioni europee.
Questa settimana Left affronta “la carica delle pillole”, droghe sintetiche che uccidono, raccontandone la composizione e gli alert europei. Lo fa raccontando le poche esperienze – a cura soprattutto di volontari – che sono nate attorno alle discoteche o ai freeparty. Il quadro che emerge è inquietante: in Italia per esempio non si fa nemmeno il pill test, cioè l’analisi in loco della sostanza: non essendo istituita per legge, nessun servizio la fa. «Nel nostro Paese le politiche sulle droghe sono ancora ideologiche e così non andremo da nessuna parte», è la conclusione degli operatori. Eppure una risposta da parte dello Stato è sempre più necessaria, come dimostra una ricerca del Cnr condotta tra i ragazzi tra i 15 e 19 anni, di cui Left pubblica in anteprima i risultati. Paolo Fiori Nastro, responsabile dell’Unità operativa di Psicoterapia al Policlinico Umberto I di Roma interviene sul problema. «Importante è non criminalizzare l’uso della cannabis, ma bisogna fare un grosso lavoro sul disagio giovanile, perché dietro l’uso di sostanze ci può essere una sofferenza personale», afferma lo psichiatra. La Società si apre con l’intervista a Maurizio Landini: «La nostra finalità non è sostituire qualcuno in politica, è cambiare la politica». Dando appuntamento a ottobre per una nuova iniziativa della Coalizione sociale. Poi due inchieste particolarmente attuali: una sulle mille opere incompiute d’Italia e l’altra sulle nuove cure miracolose ma costosissime per l’epatite C. Negli Esteri, un viaggio all’interno dei movimenti della destra xenofoba e razzista in Germania, mentre in Grecia un reportage ricostruisce la corruzione che ha portato alla privatizzazione dei porti e al loro progressivo declino. Parla con Left anche il leader turco dell’Hdp Selahattin Demirtas, l’Obama curdo, anti Erdogan ma anche anti Isis.
In Cultura lo scienziato del futuro e lo scrittore William Darlymple.
Buona lettura!
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