Quando quasi vent’anni fa nasceva il Festivaletteratura si pensò che il successo della rassegna di Mantova che invitava il pubblico a conoscere più da vicino gli autori fosse un fenomeno passeggero, una moda, come tante altre. Negli anni però il pubblico è continuato ad aumentare. L’edizione 2014 si è chiusa con 120mila presenze, settemila in più dell’anno precedente. Mentre il Festivalfilosofia di Modena Carpi e Sassuolo l’anno scorso ha superato quota 200mila. Solo per fare qualche esempio.
In un Paese come l’Italia che si colloca al trentesimo posto in Europa per spesa in cultura, (lo 0,9 % del Pil) dove, come è ben noto, si legge pochissimo, la costante crescita numerica e qualitativa dei festival letterari è un dato incoraggiante, sul quale varrebbe la pena di riflettere. Nel 1997 quando debuttò il Festivaletteratura si pensò a una sana reazione al berlusconismo mediatico, si notò che, finita la stagione delle feste dell’Unità e della vita di sezione, tanti militanti, pensionati ma anche studenti, insegnantiecc. si erano tuffati in questa nuova attività di piazza partecipando a conferenze, dibattiti, presentazioni di libri, rimboccandosi le maniche anche nell’organizzazione. Va detto anche che ai festival letterari italiano capita di vedere anche tanto pubblico che di solito non frequenta le librerie. Per il vuoto lasciato dalla politica, forse. Per un’esigenza di socialità certamente. Chissà, forse anche per un ritorno all’oralità, per quel gusto di ascoltare e raccontare storie a veglia che è tradizione popolare e antica in tante regioni italiane. Di fatto notiamo che le kermesse che invitano ad incontrare dal vivo scrittori, storici e filosofi non sono quasi mai delle mere vetrine, offrono occasioni di dibattito, promuovono l’ editoria di qualità, invitano a mettere a confronto scritti e biografia degli autori, ma anche a riscoprire centri storici, piazze, angoli di storia collettiva rimasti a lungo disabitati. L’effetto più sbalorditivo e macroscopico, a Mantova, a Modena come a Pordenon,e è il coinvolgimento dell’intera città, grazie alla larghissima partecipazione dei cittadini, disposti in questo strano fenomeno glocal a farsi in quattro per ospitare e incontrare autori da ogni parte del mondo. Non senza qualche rivalità come all’epoca dei Comuni visto che la più alta concentrazione di festival letterari si registra a settembre nel centro Italia. E se la crisi economica si è tradotta da noi in feroci tagli anche dei trasferimenti alle amministrazioni locali c’è chi si ingegna affidandosi al crowdfinding. Come I dialoghi di Trani che offrono i testi delle conferenze dell’ultima edizione a 10 euro, a 20 quelli di tutte le passate edizioni, con 100 euro invece un caffè con l’autore preferito, restando a chiaccherare.
Pronti zaini, copie da autografare, matite e taccuini? La carovana letteraria parte il 9 settembre dalla lombarda Mantova per approdare a Trani, in Puglia, solo a fine mese. Ecco una rapida mappa per scegliere la propria rotta. @simonamaggiorel
Festivaletteratura di Mantova. Dal 9 al 13 settembre. A dare il via alla kermesse è l’incontro fra Carlo Ginzburg e Salvatore Settis sul tema le immagini e il potere il 9 settembre, ore 18, in occasione dell’uscita del volume dello storico Ginzburg Paura reverenza terrore (Adelphi). Anche quest’anno sono oltre 250 gli eventi con autori popolari con Tracy Chevalier e outsider come Gino Strada, che in Zona rossa (Feltrinelli) racconta la propria esperienza di medico nei territori di guerra. Da non perdere l’incontro con il premio Nobel, il nigeriano Wole Soyinka e con Noo Saro-Wiwa, figlia dell’’attivista nigeriano Ken Saro-Wiwa, che fu assassinato nel 1995. Nel libro Transwonderland (66thand2nd.com ) Noo evoca la memoria delle vacanze in Nigeria da bambina quando il paese di origine della famiglia le sembrava un paradiso traboccante di Twix, cartoni animati e alberi rigogliosi e il villaggio d’origine era una sorta di «gulag tropicale». Per raccontare poi i conflitti e le contraddizioni che ancora oggi lacerano il Paese. E ancora, fra i molti incontri da segnalare, raccomandiamo quello con Kazuo Ishiguro, una delle voci più interessanti della letteratura britannica e quella con il giornalista e scrittore Martin Caparros che traccia nel suo ultimo libro una impressionante mappa della fame nel mondo denunciando le responsabilità della Chiesa e del neoliberismo occidentale. E ancora, fra i grandi protagonisti della letteratura internazionale ecco il Nobel Mario Vargas Llosa e dal latino america Marcelo Figueras (Aquarium, L’asino d’oro), spazio al giallo con Petro Markaris che in Titoli di coda (Bompiani) racconta la crisi greca e con Massimo Carlotto con il ritorno dell’Alligatore per le Edizioni e/o. La stessa casa editrice che fu di Christa Wolf a cui sarà dedicata una serata con letture dell’attrice Anna Bonaiuto. www.festivaletteratura.it
Con- vivere Carrara. Dall’11 al 13 settembre. Con il titolo terra uno sguardo al mondo globale, il festival ideato e diretto dal filosofo Remo Bodei esplora tematiche come il futuro del pianeta, la convivenza fra i popoli, il dialogo interculturale. Offre uno sguardo lungo, a ritroso, lungo la storia dell’uomo la lectio magistralis del filosofo della scienza Telmo Pievani che il 12 settembre ripercorre le tappe della diaspora fuori dall’Africa di Homo sapiens, avvenuta in più ondate a partire da 120mila anni fa. Come mai siamo rimasti gli unici umani? Abbiamo estinto noi gli altri? E con quali mezzi? Probabilmente con il più potente di tutti: il linguaggio, verbale e fatto di immagini, ovvero con quella capacità di immaginare che ci distingue dagli altri esseri umani. Affronta poi più specificamente il tema della mente e del cervello umano, il filosofo Remo Bodei nella serata del 12 settembre, raccontando come in noi la natura si fonde con la cultura e come la nostra realtà non sia fatta solo di razionalità cosciente, ma anche di realtà inconscia e creativa. Al festival tante le personalità della scienza e della divulgazione, come il geologo Mario Tozzi e scrittori come Giulio Milani che in Terra bianca (Laterza) denuncia la speculazione e il malaffare che stanno distruggendo le Apuane. www.con-vivere.it
Letteratura di viaggio dall’11 al 13 settembre. L’ottava edizione della rassegna ideata da Stefano Malatesta si svolge a Roma, a Villa Celimontana e in altri luoghi. (E avrà un Post Festival dal 14- 26 settembre).La kermesse è dedicata al racconto del mondo, di luoghi e culture (vicini e lontani), attraverso diverse forme di narrazione del viaggio: dalla letteratura alla geografia, dalla fotografia al cinema, dalla musica al cibo,dall’antropologia al disegno, dal giornalismo alla storia. L’edizione 2015 si articola in oltre trenta eventi tra incontri con autori, mostre, premi, laboratori,visite guidate, passeggiate letterarie, tour interculturali, letture e performance. Nel carnet di incontri con autori, viaggiatori e narratori si segnalano gli scrittori William Dalrymple (Adelphi) e Björn Larsson ( Iperborea) campioni internazionali della letteratura di viaggio e avventura. Torna anche il Premio intitolato a Ryszard Kapuściński per il reportage, che giunge alla quarta edizione, in collaborazione con la Famiglia Kapuściński, Feltrinelli e l’Istituto Polacco di Roma, che ha visto nelle scorse edizioni assegnare il riconoscimento ad autori come Paolo Rumiz, Ferdinando Scianna, David Van Reybrouck, Ettore Mo. La conduzione di quest’anno è affidata a Tommaso Giartosio, scrittore e autore radiofonico. Anche quest’anno il FestBook, il libro-catalogo del Festival, è prodotto da Exòrma Edizioni. www.festivaletteraturadiviaggio.it
Festivalfilosofia dal 18 al 20 settembre A Modena, Carpi e Sassuolo il tema quest’anno è la sfida della trasmissione culturale, dipanato attraverso 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche. Tra i protagonisti Gianrico Carofiglio, Roberto Esposito,Tullio Gregory, Salvatore Natoli, Federico Rampini, Stefano Rodotà, Chiara Saraceno, Carlo Sini, Gustavo Zagrebelsky e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio. Nutrita la componente di filosofi stranieri: tra loro i francesi Jean-Luc Nancy, François Hartog, François Jullien e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio, i tedeschi Aleida Assmann, Jan Assmann e Christoph Wulf, i britannici Zygmunt Bauman e Richard Sennett, l’americano Robert Darnton, l’indiana Vandana Shiva.In 40 luoghi diversi delle tre città, la longeva e fortunata manifestazione indaga la diffusa percezione che si sia interrotta una continuità culturale, tanto nei rapporti tra le generazioni, quanto nella trasmissione dei saperi e dei valori. La quindicesima edizione del festival è promossa dal Consorzio per il festivalfilosofia, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Provincia di Modena, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Piazze e cortili ospiteranno oltre 50 lezioni magistrali in cui maestri del pensiero filosofico si confronteranno sugli attuali cambiamenti nelle forme della trasmissione culturale, ai mutati rapporti fra le generazioni; dal ruolo del patrimonio storico-artistico per la memoria all’urgenza educativa, nella scuola e non solo; dallo statuto – anche economico – del debito, alle frontiere dell’ereditarietà genetica, fino alla responsabilità verso le generazioni future che erediteranno il pianeta. Tra le iniziative collaterali una personale di Carlo Mattioli e una di Franco Guerzoni (con il sostegno del Gruppo Hera), una sulle recenti acquisizioni nelle collezioni fotografiche di Fondazione Fotografia, senza dimenticare la recente riapertura della Galleria estense. www.festivalfilosofia.it
Pordenonelegge dal 16 al 20 settembre La questione dei migranti, i territori di crisi del Medioriente , la violenza fondamentalista dell’Isis sono alcuni dei temi di attualità che irrompono quest’anno nel festival di Pordenone. «Succede quando la letteratura diventa sguardo sul mondo, specchio degli eventi che viviamo e che, mentre ci attraversano, “fanno” e diventano la storia”», sottolinea la direzione artistica. Fra gli ospiti più attesi non a caso ci sono la filosofa ungherese Agnes Heller, il britannico Tariq Ramadan e la tunisina, Azza Filali: il suo romanzo Ouatann. Ombre sul mare ( Fazi editore) sarà presentato in anteprima a Pordenonelegge il 18 settembre. Racconta la gioventù tunisina della primavera araba. Ma sarà interessante anche ascoltare l’attivista nordcoreana Hyeonseo Lee che è riuscita a fuggire in Cina. Oggi vive in Corea del Sud e lavora come attivista per i rifugiati nordcoreani. Il suo discorso alla TED conference del 2013 è uno dei più popolari della rete, con oltre 4 milioni di visualizzazioni. A Pordenonelegge presenta il suo nuovo libro La ragazza dai sette nomi (Mondadori) il 19 settembre in dialogo con Federico Rampini ( che porta anche il suo libro L’età del caos, Mondadori, in cui mette a fuoco scenari drammatici e incontrollabili del mondo, dall’Isis all’Ucraina) . E ancora: l’iraniana Azar Nafisi presenta al festival La repubblica dell’immaginazione (Adelphi), un saggio sul valore della letteratura, mentre Emmanuel Carrère riceverà il Premio Friuladria “La Storia in un Romanzo” 2015 tenendo il 19 settembre terrà un incontro sui legami fra il romanzo e la storia.
www.pordenonelegge.it
Dialoghi di Trani dal 22 al 27 settembre . In tempi di vacche magre, come accennavamo, la maggiore kermesse libraria del Sud si è affidata al crowdfinding, E la qualità del cartellone non ne risente. Basta dire che al Castello Svevo di Trani, si avvicendano scrittori, filosofi e saggisti di primo piano a cominciare dal novantenne Boris Pahor e dall’autrice di Leggere Lolita a Teheran, Azar Nafisi che ha appena pubblicato per Adelphi u nuovo libro sull’importanza dell’immaginazione. E ancora Nicola Lagioia, Margareth Von Trotta, Domenico Mogavero, Piergiorgio Odifreddi, Elisa Fuksas, Giorgio Vallortigara, Giovanni De Luna, Roberto Scarpinato, Marino Niola e tanti altri. Il tema della XIV edizione dei Dialoghi di Trani è “Generare”, e in cinque giorni il pubblico potrà approfondire le possibilità di “generare risorse per il bene comune, generare reddito e lavoro, educare per generare futuro, generare diritti e protagonismo sociale, ri-generare ambiente e territorio”.Per i baby lettori, ritornano al Castello i Dialokids, un cartellone di iniziative interamente pensato per coinvolgere attivamente i lettori più giovani nella vita culturale e discutere dei cambiamenti che incidono sulla figura dell’autore, sul mestiere di editore, ma anche sul ruolo del lettore e sul concetto stesso di “libro”. E una ricca rassegna cinematografica a cura di Apulia Film Commission. Con dirette dal Castello di Trani a cura di Rai Cultura e Radio 3, media partner della manifestazione. @simonamaggiorel