Chi l’avrebbe mai detto? Siamo più liberali degli inglesi. È questo il risultato di uno studio del Centre of Economic Performance della London School of Economics and Political Sciences pubblicato il marzo scorso, e ripreso di recente da #Treunumbers, sito di informazione economica giornalistica diretto da Marco Cobianchi, improntato sulla nozione secondo la quale tutto ciò che accade nel mondo può essere raccontato attraverso un grafico, una tabella, un numero.
Ebbene, l’Italia, ha liberalizzato le aperture nei giorni festivi (domenicali) a tal punto, da far scattare i vincoli del Parlamento. La Commissione Industria al Senato, nella quale è in discussione un ddl restrittivo – approvato alla fine del 2014 alla Camera – che impone la chiusura per almeno 12 giorni l’anno.
Emendamenti con ulteriori vincoli e proposte di aggiungere altre decine di giorni di chiusura obbligatoria sono attualmente al vaglio. «E questo per la gioia di vescovi e sindacati, insolitamente uniti per questa battaglia in difesa del riposo domenicale», scrive #Truenumbers.
L’Italia è dunque più economicamente “libertina” – complice probabilmente la cirisi – non solo della patria del liberismo, la Gran Bretagna, ma anche della Germania, Francia, Spagna, Grecia a Portogallo.
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