Sul suo blog, un padre gay, felicemente sposato, cerca di spiegare con una lunga lettera indirizzata ai partecipanti del Family day che non esistono famiglie tradizionali o famiglie arcobaleno. Di famiglia ce ne è una sola ed è quella fatta di inclusione, condivisione, evoluzione

Sul suo blog, un padre gay, felicemente sposato, cerca di spiegare con una lunga lettera indirizzata ai partecipanti del Family day che non esistono famiglie tradizionali o famiglie arcobaleno. Di famiglia ce ne è una sola ed è quella fatta di inclusione, condivisione, evoluzione.
Ecco il testo completo che potete trovare anche qui

Dedicato a chiunque prenderà parte al Family Day il 30 gennaio a Roma:

Guardate questa foto.
Vi presento tutti.
Partendo da quello pelato (io) che sembra sussurrare qualcosa nell’orecchio dell’uomo che ha appena sposato, in senso orario, Nonna Mimí (mia madre), Nonno Peppe (mio padre), Massimo, il mio migliore amico e testimone di nozze, Giunero, miglior amico di mio marito e suo testimone volato da NY per l’occasione, mio cognato Jude, mia nipote Lauren (ormai ha 20 anni, in foto ne aveva 8) che ha sparpagliato petali di rosa di fronte a noi durante la cerimonia, mia cognata Angela, mio suocero Bill, mio marito Steven.
Quella che vedete è una famiglia raccolta intorno ad un tavolo per festeggiare il nostro matrimonio.
La stessa famiglia che si sarebbe poi raccolta per celebrare la nascita di nostro figlio Gabriel, 5 anni più tardi.
Guardateci tutti in faccia.
Siamo una famiglia.
Celebriamo i nostri reciproci successi, soffriamo per i nostri problemi, ci supportiamo a vicenda, perché una famiglia fa questo.
La famiglia che volete colpire, ostacolare, escludere, disconoscere, è tutta lí.
Vi guarda sorridente da una foto.
È fatta di genitori, figli, nonni, zii, amici intimi.
È la famiglia in cui è nato nostro figlio.
È la famiglia su cui possiamo contare nei momenti difficili.
Opponendovi al giusto riconoscimento di una coppia come la nostra ed alla sacrosanta protezione giuridica dei nostri figli, non solo private i genitori dei propri bambini, ma private i figli dei propri genitori, che li amano, crescono, proteggono, educano ogni giorno.
Private i nonni dei loro nipotini, i nipoti degli zii, i cugini dei cugini, i fratelli dei fratelli.
Non potete proteggere la famiglia, smembrandone una.
La famiglia tradizionale non esiste.
La famiglia arcobaleno non esiste.
Esiste una sola famiglia: è inclusione, condivisione, evoluzione.

Esiste una sola famiglia, in cui nessuno è lasciato solo, in cui tutti, genitori e parenti, si adoperano in diverse misure per il benessere dei più piccoli.
Esiste una sola famiglia, di cui si entra a far parte con impegno, serietà ed amore.
Esiste una sola famiglia, che si crea con rispetto, sacrificio e responsabilità.
Esiste UNA SOLA FAMIGLIA, fatta di persone vere, fatta di persone tra loro diverse, ma legate da sangue e sentimenti, fatta di vite investite nell’amore reciproco.
Oltre i decreti.
Oltre la fede.
Oltre le manifestazioni e le proteste.

Il vero nemico è il distinguo, la staccionata, la cecità di fronte all’universalità dei sentimenti, di fronte all’umanità del cuore.
Conosciate bene i motivi per cui andate a manifestare al Family Day.
Rendetevi conto che se questo fosse un festeggiamento in onore della famiglia, allora noi saremmo tutti lí con voi!
Sappiate però che non è cosí
.
Non festeggiate nulla.
Create solo una trincea più profonda.
Per questo vi chiedo di guardare bene questa foto.
È una foto di famiglia.
La nostra famiglia.
Voglio che vi venga in mente domenica, quando assisterete alle arringhe dei portavoce della discriminazione.
Pensate alla famiglia.
Che è solo una.
Abbiatene rispetto.
Rendetevi conto che la famiglia che intendete proteggere, quella famiglia preziosa, importante, fondamento della società e dell’ordine delle cose, È ANCHE LA MIA e delle persone che amo.

Pensateci.

TQF