Il direttore di Left vi racconta cosa trovate nel numero in edicola da sabato 21 maggio

Ma queste amminiustrative sono importnati o no? Si eleggono sindaci, con minori risorse e meno entusiasmo. O il test – come si dice – avràa valore nazionale? Raffaele Lupoli, pagina 21, è andato a Napoli che sembra Barcelona in Comù. Luca Sappino, pagina 17, ha fatto i conti con Roma, dove la lista di sinistra è stata ripescata dal Consiglio di Stato ma la paura scampata si lascia dietro qualche strascico polemico. Stefano Fassina, a pagina 18, ci dice che vuole ristrutturare il debito della Capitale e poi dar battaglia perché Sinistra Italiana comprenda che occasione le capiti e perchè non dovrebbe sprecarla.
Sinistra che si interroga anche in Francia dove – del “jamais vu” – 46 parlamentari di sinistra hanno provato a sfiduciare il governo del socialista Valls e ora vorrebbero le primarie per convincere Hollande a non candidarsi. Aline Arlettaz, da Parigi, a pagina 40.
Corbyn è in sella, ma la Scozia e il Galleso votano per i loro partiti, il Labour arranca, i dirigenti della Terza via non lo aiutano, e forse il neo sindaco di Londra si prepara a sfidarlo.
La guerra civile, guerra di religione, guerra per il potere in Siria, vista da un poeta. Adonis ci racconta le sue speranze deluse dalla Primavera e il suo sogno di poter vedere comunque un mondo arabo finalmente laico e a misura di donna, libera. Simona Maggiorelli, pagina 54.
Poi c’è Vauro, di nuovo in copertina, che cerca la sinistra a Roma, la trova di nuovo, ma poi, saggio, si dice: non esageriamo! Infine dei medici che ascoltano i malati, pag. 28. E uno smartphone ecologico che prova a non usare materiali insanguinati (pag. 50).

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