Il diritto delle donne di poter scegliere. "Dovremmo essere giudicate per ciò che sappiamo fare, non per la nostra vita privata, invece tutte le donne affrontano questo pregiudizio continuamente" dice Jacinda Ardern, leader dell'opposizione in Nuova Zelanda

“Come gran parte delle donne che si dedicano alla loro vita lavorativa, non sto pre-determinando nulla di tutto ciò”.

“È davvero inaccettabile nel 2017 sostenere che le donne debbano rispondere a questa domanda sul posto di lavoro. È una decisione che spetta alla donna quando avere figli, non deve avere conseguenze sul fatto di ottenere o meno un lavoro”.

“Dovremmo essere giudicate per ciò che sappiamo fare, non per la nostra vita privata, invece tutte le donne affrontano questo pregiudizio continuamente”

In sintesi questa è la risposta che Jacinda Ardern, 37 anni e nuova leader dell’opposizione in Nuova Zelanda, ha dato ai giornalisti che le hanno chiesto se avesse intenzioni di avere figli, in previsione di una sua prossima candidatura a premier. Gliel’hanno chiesto con la stessa boria con cui tutti i giorni, in tutto il mondo, alcuni datori di lavoro chiedono a donne che cercano un’occupazione se davvero hanno intenzione di esercitare quel loro fastidioso diritto alla maternità come se fosse una discriminante socialmente accettata.

E lei, la Ardern, ha risposto con l’elegante disgusto che provano tutte le donne del mondo. Con una differenza sostanziale: lei ha potuto reagire. Poi magari ci si potrebbe occupare di costruire un mondo in cui non sia più lecito usare quel tono. No?

Buon venerdì.