L’operazione Defend Europe dell’organizzazione di estrema destra Generazione identitaria continua a non essere un grande successo, per usare un eufemismo. Dopo lo stop forzato a Suez per una verifica dei documenti e l’accusa delle autorità turco-cipriote di Famagosta di complicità in un traffico clandestino di migranti, adesso l’imbarcazione – noleggiata per «rendere difficile il lavoro delle Ong» – si troverebbe in avaria nel Mediterraneo. Fortunatamente però la Sea Eye – nave dell’Ong tedesca che nel 2016 ha salvato 5568 migranti – starebbe per intervenire in soccorso, in seguito alla segnalazione del Maritime rescue coordination center.
++La Sea-Eye é stata contattata dal MRCC per fornire aiuto alla #CStar. L'equipaggio si sta quindi dirigendo verso la nave di DefendEurope++ pic.twitter.com/rE33q0GXrb
— Sea-Eye It (@SeaEye_It) August 11, 2017
Prontissima la risposta – tradotta in 4 lingue – dell’equipaggio della C-star, che ancora una volta tenta di ribaltare mediaticamente la situazione piuttosto paradossale (e imbarazzante) che sta vivendo. La comunicazione del problema tecnico alle navi che stazionano in prossimità viene definito un semplice atto dovuto, «conformemente al regolamento». E il guasto viene minimizzato: «Il problema sta per essere risolto».
https://www.facebook.com/DefendEuropeID/posts/167931293755465
La piattaforma di monitoraggio del traffico navale Marine Traffic segnalava la barca della Sea Eye al largo delle coste libiche, secondo l’ultima rilevazione di circa due ore fa.
Subito sui social è esplosa l’ironia:
In pratica una gigantesca figura di merda galleggiante.
— Stefano Castelli (@Il_Paradroide) August 11, 2017
mmmm, i soccorritori hanno firmato il codice Minniti, dovranno affondare il barcone dopo averli tratti in salvo?
— mazzetta (@mazzettam) August 11, 2017
Se fossi un membro dell'equipaggio della @SeaEye_It andrei a soccorrere quelli di #cstar con un sorriso a 32 denti mentre ballo la macarena
— Matteus X (@riventheripper) August 11, 2017
Nei giorni scorsi, un collettivo antirazzista tunisino si era mosso per impedire alla nave anti-migranti di attraccare a Zarzis. Successivamente, la C-star aveva rinunciato a fare tappa nella città nordafricana.
Nel frattempo, stamattina l’Ong italo-franco-tedesca Sos Mediteraneé che opera con la nave Aquarius ha sottoscritto al Viminale il Codice di condotta, fortemente voluto dal ministro Minniti. Perciò le organizzazione che vi aderiscono salgono a 5: Save the Children, Moas, Sea Eye, Proactiva e Sos Mediterranee. Mentre – per il momento – 3 fra loro non hanno firmato, ossia: Medici senza frontiere, Sea Watch e Jugend Rettet.