La rivista di psichiatria e psicoterapia "Il sogno della farfalla", esce il 16 aprile con un numero monografico dedicato all'immigrazione e al diritto alla salute dei migranti. La ricerca, curata dalle psichiatre Rossella Carnevali e Valentina Mancini, viene presentata il 14 aprile a Firenze al convegno "Migrazione e salute mentale: una nuova prospettiva"

Rispetto al tema delle migrazioni umane, «l’evidenziarsi di posizioni diverse e anche contraddittorie, che suscitano confusione in chi cerca di orientarsi, ci ha spinto a cercare di fare chiarezza su alcuni problemi a nostro giudizio fondamentali, derivanti da una serie di idee errate e ingannevoli sulla realtà umana radicate nella nostra cultura che, sebbene spesso nascoste, possono avere contenuti manifestamente razzisti».

Così scrivono le psichiatre e psicoterapeute Rossella Carnevali e Valentina Mancini nell’introduzione alla nuovo numero della rivista scientifica Il sogno della Farfalla in uscita il 16 aprile. Un numero monografico, interamente dedicato, quindi, a un argomento di estrema attualità in diversi ambiti, non solo socio-politici, come quello dei flussi migratori. «Esso infatti – osservano le due curatrici – viene ormai trattato a tutti i livelli, a volte in modo approfondito, più spesso con molta approssimazione, ed è oggetto di ricerca di numerose discipline: politologia, economia, sociologia, antropologia, medicina, filosofia e arte».

Nelle oltre 140 pagine, l’aspetto divulgativo e quello scientifico si fondono, consentendo con un linguaggio preciso, rigoroso e chiaro anche al lettore non “specializzato” di entrare in possesso di una chiave di interpretazione del fenomeno priva di pregiudizi e zavorre culturali. Nell’articolo di apertura, dedicato alla storia della ricerca psichiatrica transculturale, Carnevali e Mancini, raccontano come «i principali autori che si sono succeduti nello studio di tale materia abbiano tentato senza successo di trovare un’universalità nell’eziopatogenesi delle malattie mentali». Le due autrici si interrogano poi sull’effettiva necessità di una «psichiatria etnica», dedicata cioè alle culture diverse dalla nostra.

Nell’articolo seguente, la docente di filosofia Elisabetta Amalfitano spiega come le radici dei pregiudizi nei confronti dello straniero in quanto “diverso”, affondino nella storia del pensiero filosofico e come possano essere divelte. La psichiatra e psicoterapeuta Claudia Battaglia si concentra, a sua volta, sul tema dell’adolescenza, «considerando che in questa delicata fase della vita la condizione di migrante può rappresentare uno specifico fattore di rischio per lo sviluppo di patologie mentali». Lo sfoglio sulle migrazioni prosegue con due interessanti sezioni di interviste: «La prima – raccontano Carnevali e Mancini – è dedicata agli psichiatri impegnati in questo ambito, restituisce un’idea del panorama psichiatrico internazionale; la seconda raccoglie i contributi dei migranti stessi, che raccontano la loro esperienza, le difficoltà e le possibilità di integrazione nella nostra società.

Un altro articolo, basato sulle testimonianze degli operatori che lavorano quotidianamente a contatto con i migranti, fornisce un resoconto diretto delle criticità presenti nel sistema di accoglienza». Nei due interventi conclusivi, il giornalista di Left Federico Tulli esamina la storia delle politiche di accoglienza in Italia, alla luce del contesto europeo, evidenziandone l’impatto sulla vita dei migranti; mentre gli psichiatri Francesco Fargnoli e Domenico Fargnoli, nel loro articolo di cui riportiamo un estratto qui di seguito, «scardinano la comune convinzione che ci sia una correlazione fra immigrazione e terrorismo».

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Il 14 aprile, la rivista di psichiatria e psicoterapia Il sogno della farfalla, in occasione dell’uscita del numero dedicato ai migranti, organizza con il settimanale Left il convegno “Migrazione e salute mentale: una nuova prospettiva”. All’incontro partecipano alcuni autori del numero monografico, il direttore della rivista, lo psichiatra Andrea Masini,  la direttrice di Left, Simona Maggiorelli, oltre a politologi, artisti e operatori sociali che si occupano di immigrazione, sia da un punto di vista teorico generale o dell’attualità, sia da quello clinico e pratico della gestione dei problemi concreti connessi all’accoglienza. Teatro Puccini di Firenze, ore 10-17.30; ingresso libero. Info e prenotazioni: [email protected]