Condono per i debitori fino a 100mila euro, flat tax, revisione della Fornero con il passaggio per molti allo svantaggioso regime contributivo. E poi specchietti per le allodole, come il taglio delle pensioni d’oro. Mentre non si agisce sui redditi più elevati. Ecco cosa ci aspetta nel Def

Prove tecniche di flat tax e di reddito di cittadinanza, ma la manovra del governo giallonero si preannuncia della stessa pasta delle leggi di bilancio che l’hanno preceduta. La caccia alle coperture non sta risparmiando tensioni tra i due colori del governo. «È una fase confusa e convulsa», avverte Gianna Fracassi, segretaria confederale Cgil, anche perché l’economia italiana rallenta, unico caso nel G7.

È possibile spoilerare che non ci saranno «investimenti pubblici per la creazione di posti di lavoro, né ammortizzatori sociali adeguati alla crisi che non è finita, né le flessibilità annullate dalla Fornero o un piano di assunzioni straordinarie nella pubblica amministrazione (con buona pace della retorica sui vigili del fuoco “eroi” ma sotto organico) e abbiamo già visto che intervenire sul mercato del lavoro non ha determinato un aumento dell’occupazione», spiega Fracassi.

Ecco allora le principali misure annunciate e i loro costi. Nemmeno quest’anno scatterebbe la…

 

L’articolo di Checchino Antonini prosegue su Left in edicola dal 7 settembre 2018


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