Dai pastori sardi ai ciclofattorini, dai commessi ai piccoli produttori. Lavorare per e con le potentissime e grandi catene di supermercati è diventato un incubo. Fanno pagare per esporre prodotti, impongono orari di lavoro massacranti condizionando l’intera filiera. E la precarietà dei contratti impedisce di organizzare una resistenza sindacale

Forse accadrà già mentre leggete questo numero di Left che il Movimento pastori sardi irrompa di nuovo sulla scena. Perché, dopo le clamorose proteste di questo inverno, «la vertenza si è arenata in cavilli burocratici», spiega Felice Floris, portavoce dello storico movimento nato negli anni Novanta, «indovina un po’ perché?». Il prezzo del latte è ancora inchiodato a livelli bassissimi, 74 cent che diventano 66 al netto dell’Iva, mentre è praticamente impossibile far scendere i costi in capo ai pastori sotto gli 80 centesimi. Il 14 febbraio il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini aveva detto che gli sarebbero bastate 48 ore per risolvere la questione. Per questo i pastori stanno «serrando le fila» e daranno «battaglia». Perché, dicono, «non si è parlato delle responsabilità politiche, perché il problema non si risolve con dieci o venti centesimi ma con la volontà politica di invertire i rapporti di forza. Chi gestisce la distribuzione del cibo non può avere il potere di affamare i popoli».

Floris è di Desulo, sul Gennargentu, «che, come tutti i paesi che hanno poca terra, ha distribuito i suoi figli sull’isola e fuori. Siamo antichi transumanti». Fino al ’75 si transumava ancora per il Campidano, «ma anche questo è un fattore di sostenibilità industriale perché servono mezzi attrezzati e i loro costi sono impossibili – osserva Floris – tutto è cambiato eccetto il livello di sfruttamento. Le materie prime devono sottostare a prezzi bassi e paga chi non riesce a imporre le sue ragioni. È la grande distribuzione organizzata, la Gdo, che crea i nuovi morti di fame, i nuovi schiavi, che “tira le palle” ai trasformatori che, essendo nella scala sociale su un livello superiore a noi, scaricano su di noi la loro impotenza, però chi ha creato questi mostri è la politica, questo liberismo…».

«È normale – Floris lo usa come un intercalare -, quando fai un’asta al ribasso, c…

L’inchiesta di Checchino Antonini prosegue su Left in edicola dal 26 aprile 2019


SOMMARIO ACQUISTA