Se pensate che i neonazisti (così come i fasci 2.0 nostrani) siano figli di qualsiasi ideologia o di qualche nozione di storia calmatevi pure: questi sono villani che sono finiti per caso nel branco e che si eccitano per qualche agitata di manganello o per il brivido di sputare su qualcuno degli ultimi.
L’ultimo esempio arriva dalla Germania, dove nel paese di Ostritz questi patetici figuri avevano organizzato un loro festival neonazi (dal titolo “Lo scudo e la spada”, tanto per sottolinearne la modernità di pensiero) che è praticamente saltato perché era finita la birra. Avete letto bene: la birra.
In sostanza una dozzina di abitanti, saputo del ritrovo di questi patetici figuri, hanno comprato nel piccolo supermercato cittadino tutte le birre che c’erano a disposizione. A questo aggiungete che la polizia ha vietato la vendita di alcolici e quindi gli organizzatori hanno dovuto gettare tutta la birra acquistata (confiscati più di quattromila litri di birra oltre che coltelli: del resto chi non va a una festa armato di un coltello oggigiorno?) e i partecipanti hanno abbandonato la festa che è finita con un bel buco nell’acqua.
I neonazisti di oggi sono persone sole che hanno bisogno di stare nel branco, riempirsi la pancia di birra e annusare la possibilità di esercitare violenza. Di politico non hanno nemmeno la suola delle scarpe. Sventolano vessilli come fossero feticci solo perché lo fa il loro vicino di branco e si appendono a storie del passato perché sono incapaci di affrontare la complessità del presente. Per loro la politica è una gita fuori porta con i loro amichetti del cuore, niente di più.
E mentre falliva il festival delle teste rasate a Ostritz, le persone normali invece hanno organizzato una partecipata contro manifestazione alla quale hanno partecipato anche il governatore della Sassonia Michael Kretschmer e l’ex giocatore della nazionale tedesca Claudemir Cacau. Hanno posato per terra 2262 paia di scarpe, uno per ogni morto nel Mediterraneo l’anno scorso. Senza bisogno di birra. Buon martedì.