«Cari populisti, la festa è finita» scrivono in un documento gli ideatori del movimento anti-Salvini. Ecco tutti i prossimi appuntamenti di protesta, in Italia e all'estero

Cappotti, sciarpe e cappelli a sfidare il freddo bolognese di piazza Maggiore di una sera di novembre, quella del 14. Cartelloni con disegnate sopra delle sardine e il sottofondo di Com’è profondo il mare di Lucio Dalla. Tutto è cominciato così. E adesso il movimento delle sardine nato a Bologna stila il suo manifesto, e conquista piazze dal Nord al Sud del Paese.

Nel capoluogo emiliano circa 13.000 persone “strette come sardine”  – da qui il nome del movimento – si erano date appuntamento su un gruppo Facebook. L’obiettivo, ampiamente superato, era quello di raggiungere i 6.000 manifestanti per superare il numero dei partecipanti al discorso di Matteo Salvini, in contemporanea al PalaDozza, che lanciava la campagna elettorale di Lucia Borgonzoni alla presidenza della regione Emilia-Romagna.

Oggi la loro pagina 6000 sardine riporta il loro manifesto che spiega le ragioni della nascita del movimento delle sardine, intitolato “Benvenuti in mare aperto”. «Cari populisti – si legge nel documento – lo avete capito. La festa è finita. Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini». Il testo è dunque rivolto ai populisti che hanno invaso la politica, accusati di aver «approfittato della nostra buona fede», «unito verità e menzogne», «scelto di affogare i contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota», «ridicolizzato argomenti serissimi», «spinto i più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete».

Quello delle sardine è un movimento spontaneo, non politico benché schierato contro la Lega. Il suo popolo è composto da “persone normali”, gente di tutte le età che si guarda negli occhi in una piazza piena, sente l’energia crescere, sente che si sta risvegliando e manifesta in maniera pacifica. Un popolo che non ha colore politico, lo abbiamo detto, ma che crede «ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono».

Nel frattempo, numerose iniziative gemelle a quella di Bologna nascono localmente e in maniera spontanea. Dopo il primo flash mob felsineo il 14 novembre, il 18 novembre ha visto la Piazza Grande di Modena riempirsi di 7 mila manifestanti che cantavano Bella ciao sotto l’ombrello. Anche in questo caso l’evento è nato su Facebook ed è coinciso con il primo evento elettorale del leader della Lega in città. Oggi 22 novembre alle 10.30 invece c’è stata la manifestazione a Sorrento del movimento diventato “Fravagli”. In piazza Veniero si sono riunite centinaia di persone di ogni età proprio mentre l’ex ministro dell’Interno ufficializzava l’ingresso nel Carroccio del sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo. Il movimento sta raggiungendo adesioni dai numeri inaspettati. Cresce infatti la partecipazione ai flash mob organizzati in tantissime piazze italiane, spesso in concomitanza con l’arrivo del leader leghista.

Ecco le prossime tappe:
• Palermo, “Palermo non si Lega”, 22 novembre, piazza Verdi, ore 18.30
• Perugia, “6.000 Sardine Umbria contro Salvini”, 23 novembre, Piazza della Repubblica, ore 17.30
• Reggio Emilia, “Reggio Emilia non si Lega”, 23 novembre, piazza Prampolini, ore 18.30
• Rimini,“Rimini non abbocca”, 24 novembre, Vecchia Pescheria, ore 17
• Parma, “6000 Sardine Parma”, 25 novembre, piazza Duomo ore 19
• Genova, “Sardine di Genova”, 28 novembre, piazza de Ferrari, ore 18
• Firenze, “La Toscana non si Lega!”, 30 novembre, piazza della Repubblica, ore 18.30
• Ferrara,“6000 sardine Ferrara”, 30 novembre, piazza Castello, ore 20.00
• Napoli, “Napoli non si Lega”, 30 novembre, piazza del Gesù, ore 19.00
• La Maddalena, “Sardine sarde in movimento”, 30 novembre, piazza Garibaldi, ore 18
• Livorno, “Sardine Livornesi”, 30 novembre, Piazza della Repubblica, ore 18.30
• Milano, “Le Sardine a passo Duomo”, 1 dicembre, piazza Duomo, ore 17
• Avellino, “L’Irpinia non abbocca”, 1 dicembre, piazza Giuseppe Garibaldi, ore 18
• Padova, “Sardine in piazza a Padova!”, 1 dicembre, piazza delle Erbe, ore 17
• Siena, “Sardine a Siena”, 6 dicembre, piazza Salimbeni, ore 18
• Bari, “Sardine in piazza a Bari!”, 7 dicembre, piazza del Ferrarese, ore 19

«Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque» si legge nelle ultime righe del manifesto e infatti il movimento pare dirigersi anche fuori dall’Italia, tanto che su Facebook sono stati creati tre eventi per testimoniare come anche all’estero gli italiani siano contro Salvini. New York, Sardine Atlantiche, 24 novembre, Washington Square Park, Bruxelles, ore 15; “Le sardine arrivano a Bruxelles”, 30 novembre, Bourse-Grand-Place, ore 11 e Dublino, “6000 sardine a Dublino – l’Irlanda non si Lega”, 4 dicembre, Meeting House Square, ore 20.

Di lotte delle nuove generazioni, fatte soprattutto di donne, lotte antifasciste e antirazziste, ne abbiamo parlato su Left e sul nuovo numero, in edicola da domani 22 novembre.

Le sardine nascono dall’idea di Mattia Santori, 32enne laureto in Scienze Politiche e istruttore di frisbee. Mattia aveva inviato un messaggio ad altri tre amici, con cui condivideva la casa ai tempi dell’università, perché non riusciva a dormire alla notizia del discorso di Salvini e Bergonzoni al PalaDozza. Quello che voleva fare era portare in piazza l’altra faccia di Bologna, una città che non può votare la Lega. Così i suoi amici Andrea Garreffa, 30 anni, guida turistica, Roberto Morotti, 31 anni, ingegnere e Giulia Trappoloni, 30 anni, fisioterapista hanno lanciato l’idea dell’incontro in piazza Maggiore su Facebook.