Nelle prime tre settimane di marzo, in 21 capoluoghi del centro nord Italia c’è stato un aumento complessivo della mortalità del 60,57% rispetto alle prime tre settimane di marzo del 2019 (da 2217 a 3560 morti).
È quanto emerge da un Report sui Dati di mortalità nel 2020 pubblicato mercoledì 1 aprile dall’Istat che ha elaborato i dati provenienti da 21 comuni capoluogo dei 110 totali in Italia. Picchi più o meno marcati si registrano nelle città particolarmente colpite dalla pandemia di coronavirus: Bergamo +294,1% (da 101 a 398 morti), Piacenza +272% (da 75 a 279 morti), Pesaro +184,8% (da 66 a 188 morti). Nel comune di Milano la mortalità è aumentata del 17,4% (da 885 a 1039 morti), di poco più alta quella rilevata nel comune di Lodi +18,8% (da 32 a 38 morti), mentre spicca il dato di Verbania: +70%. Di seguito gli altri dati: Alessandria +15,2%, Aosta +25,9%, Imperia +45,2%, Savona +41,3%, Milano +17,4%, Bergamo +294,1%, Brescia +109,7%, Pavia +41,8%, Cremona +151,9%, Mantova +22%, Piacenza +272%, Parma +103,9%, Modena +2,6%, Pesaro +184,8%, Carrara +96,9%, Pistoia +24,2%, Grosseto +21,1%, Biella +74,2%, Lodi +18,8%, Rimini +14,6%.
Coronavirus, nei primi 20 giorni di marzo la mortalità al Nord è aumentata del 60%
I risultati di un Report pubblicato dall'Istat sui Dati di mortalità