Il prossimo G20 sarà a guida italiana e si svolgerà attraverso varie tappe nello Stivale. Ecco cosa riteniamo che debbano fare i principali responsabili dello scempio del Pianeta

Un titolo altisonante, People, prosperity, planet, è stato dato al G20 che si svolgerà questo 2021 e di cui l’Italia ha la presidenza, assunta già dal primo dicembre scorso. Molto enfatici gli obiettivi: incentrare le azioni politiche sulle persone; fornire risposte su questioni chiave come il cambiamento climatico, il degrado del suolo, la perdita di biodiversità; sfruttare tutto il potenziale della rivoluzione tecnologica per migliorare concretamente le condizioni di vita dei cittadini di tutto il mondo, in ogni aspetto della loro vita. A suggello il logo scelto richiama l’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci.

Intorno al vertice dei leader dei Paesi più industrializzati che si svolgerà il 30-31 ottobre 2021 è previsto un nutrito calendario di appuntamenti, di meeting e di eventi speciali. Spicca tra questi ultimi il Globalhealth summit, tra i ministri della Sanità, che si terrà il 21 maggio sempre a Roma con la collaborazione della Commissione europea. Si partirà il 3-4 maggio a Roma, quando si affronteranno Cultura e turismo, e poi si girerà tra varie città italiane per parlare dei molti temi: Lavoro e istruzione (Catania, 22-23 giugno); Esteri e sviluppo più sessione su cooperazione (Matera e Brindisi, 28-30 giugno); Economia e finanze (Venezia, 9-10 luglio); Ambiente, clima e energia (Napoli, 22-23 luglio); Innovazione e ricerca (Trieste, 5-6 agosto); Salute (Roma, 5-6 settembre); Agricoltura (Firenze, 19-20 settembre); Commercio internazionale (Sorrento, 5 ottobre). Il 26 agosto ci sarà una conferenza ministeriale internazionale sul Women’s empowerment. In occasione del vertice finale ci sarà un incontro tra i ministri di Economia-finanze e quelli della Salute. Altri eventi speciali sono in definizione, ma certamente il cuore sarà l’evento sulla salute visto che, per riprendere il titolo del G20, la prosperity delle people del planet è messa duramente alla prova dalla pandemia.

Il G20 è uno di quei luoghi “informali” che hanno caratterizzato l’epoca della globalizzazione liberista. Ne fanno parte i 19 Paesi più industrializzati più l’Unione Europea. Pesa i due terzi del commercio e della popolazione mondiale e oltre l’80% del Pil. L’esordio fu a Berlino nel 1999. Inizialmente partecipavano ministri delle Finanze e banchieri centrali. Dal 2008, in concomitanza con la prima grande crisi, a Washington si ha il primo vertice con i capi di Stato. A che punto saremo a maggio con la pandemia non lo possiamo sapere. Certo è che…


L’articolo prosegue su Left del 23 dicembre 2020 – 7 gennaio 2021

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