La corsa dei Paesi più ricchi ad accaparrarsi il vaccino a scapito di quelli in via di sviluppo sta cambiando gli equilibri globali. Così mentre India, Cina e Russia stipulano accordi di vendita e fanno donazioni per colmare il gap, gli Stati Uniti e l’Unione europea bloccano le esportazioni: America first ed Europa first

Mentre il cargo della Qatar estrae il carrello per poter atterrare all’aeroporto internazionale di Phnom Penh gran parte della popolazione cambogiana sta dormendo, lo scalo è praticamente deserto e solo pochi taxi stazionano, a motore spento, all’uscita dagli arrivi. È la tarda serata del 2 marzo e domina il silenzio. Un silenzio surreale che caratterizza ormai da quasi un anno la vita notturna della capitale attanagliata dalle misure anti-covid che, come da noi, obbligano le persone a stare in casa.

Improvvisamente, non appena le ruote del grande aereo alzano sulla pista il classico fumo bianco della frenata, lo scenario cambia. E per qualche attimo sembra di tornare alla vita di sempre quando il flusso continuo di chiassosi turisti transita in questo scalo per poi raggiungere le splendide rovine imperiali di Angkor Wat o le affollatissime spiagge affacciate sul golfo del Siam. Ma di turisti non v’è traccia. Compaiono invece decine di indaffaratissimi uomini in tuta e mascherina che si muovono verso il cargo ormai parcheggiato. Appresso a loro diverse troupe televisive con grandi microfoni e luci abbaglianti, i fotografi e i cineoperatori per immortalare la scena e i giornalisti pronti a intervistare funzionari di governo e operatori di organizzazioni internazionali umanitarie.

È uno storico momento. Il Regno khmer sta per ricevere 324mila dosi del vaccino AstraZeneca Covid-19 attraverso il progetto Covax. Si tratta del primo Paese nel sud est asiatico a godere dei frutti del piano messo a punto durante la primavera del 2020 – da Cepi, Gavi e Oms in collaborazione con Unicef – per rendere possibile un accesso equo ai vaccini Covid-19 sicuri, nel più breve tempo possibile e a prezzi accessibili per tutti i Paesi del mondo.

Le dosi atterrate con il cargo della Qatar sono le prime di un totale di 1,1 milioni che saranno fornite in diversi lotti entro la fine di maggio ai cambogiani. Si prevede che entro il 2021 la…


L’articolo prosegue su Left del 12-18 marzo 2021

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