Se non vi siete ancora ripresi dal degrado di una classe politica che mentre si ritrova in maggioranza in Parlamento e mentre è al governo ha comunque sprecato una decina di giorni per commentare la scaletta del Festival di Sanremo preparatevi all’ultima uscita di Maurizio Gasparri che ha individuato il nuovo nemico: il divulgatore e giornalista televisivo Mario Tozzi.
E cosa può avere combinato il buon Tozzi che si occupa di ambiente, di storia e di divulgazione scientifica? La pietra dello scandalo sarebbe una puntata dedicata alle bonifiche nell’Agro Pontino realizzate durante il Ventennio fascista e che, si spiega nel corso della trasmissione, hanno prodotto forti impatti ambientali. «Indomita, nonostante le perplessità suscitate, Rai3 manderà in onda la nuova stagione di un presunto programma sull’ambiente – aveva commentato Gasparri – che attaccherà, con folli argomentazioni, le bonifiche dell’Agro Pontino. Un’opera tentata per anni, avviata e realizzata nei primi decenni del secolo scorso, che sconfisse miseria e malattie diffuse in quella parte d’Italia malsana e paludosa». Per il senatore si tratta di «una follia che da sola giustifica un ricambio dei vertici». E aggiunge sui suoi social: «Il servizio pubblico che tifa per il degrado e la malaria va rifondato. Tutti a casa».
Per il senatore Gasparri la difesa dell’Agro Pontino significa, evidentemente, la difesa del fascismo e di Benito Mussolini. Non c’è, nelle parole del senatore berlusconiano, nient’altro che un posizionamento politico personale sulla pelle della Rai e di Tozzi, semplicemente per non rimanere indietro in questa corsa a indossare il profumo nostalgico migliore del momento. Sullo sfondo si intravede anche il core business del partito del suo padrone: distruggere la Rai in ogni modo, con ogni mezzo, usando di volta in volta il personaggio televisivo di turno come manganello.
Buon martedì.
Nella foto: Mario Tozzi (frame da “Sapiens”, RaiTre) e Maurizio Gasparri (frame da video SenatoTv)