La risposta efficace contro la violenza di genere non è la repressione, ma la prevenzione, che va implementata con più risorse e in modo sistematico
Anna Scala è stata accoltellata alla schiena e trovata morta nel bagagliaio della sua auto. Aveva denunciato per ben due volte il suo ex partner. Il suo drammatico caso, insieme agli stupri di gruppo a Palermo e a Caivano di cui sono state vittime una ragazza e due bambine hanno fatto parlare della necessità di leggi più incisive (restrittive, repressive). Io continuo a pensare che non servano ulteriori leggi chissà come risolutive, ma occorra che quelle già esistenti vengano applicate e che si seguano le direttive internazionali che puntano sul sostegno e la protezione reale delle vittime, con strumenti finanziati e personale formato (centri anti-violenza, case rifugio, percorsi personalizzati di fuoriuscita dalla violenza), nonché sulla prevenzione della violenza maschile contro le donne. La domanda ritorna: abbiamo veramente bisogno di maggiori strumenti legislativi? È solo la coercizione e la repressione la risposta efficace per combattere questo fenomeno che non accenna a scomparire, anzi rimane costante nel tempo nonostante da anni, in Italia, si registri un calo costante degli omicidi totali? A me sembra che nei fatti la prevenzione venga del tutto trascurata.
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