Sono più di cento i reporter e operatori dei media palestinesi uccisi negli attacchi israeliani. Giornalisti, scrittori e artisti siciliani hanno promosso una iniziativa in sostegno della libertà di stampa e dal 6 febbraio a Palermo sono in programma incontri e proiezioni di film

Si rompe il silenzio sui reporter palestinesi uccisi, feriti e arrestati dal 7 ottobre a Gaza. Giornalisti siciliani, ma anche fotografi, artisti, scrittori, associazioni culturali dell’isola, hanno stilato un Manifesto in difesa della cultura e del diritto all’informazione. E una serie di eventi – incontri e proiezioni di film – sono in programma nei giorni 6 e 7 febbraio a Palermo, attraverso l’iniziativa Cultura della resistenza. Il ricavato verrà devoluto al Palestinian Journalists’ Syndicate, il cui bollettino è tragico, come si può leggere nella pagina Fb: «dal 7 ottobre 116 giornalisti e operatori mediatici sono stati uccisi, 1200  sfollati e trasferiti in ospedali e centri profughi. Arrestati 56 giornalisti nei territori palestinesi. Decine di giornalisti hanno perso i loro familiari a Gaza». Ricordiamo che il regista/reporter autore di uno dei film che saranno proiettati a Palermo, Rushdi Sarraj, ha perso la vita sotto le bombe a Gaza il 22 ottobre scorso.

Dalla Sicilia arriva dunque una reazione all’attacco all’informazione, alla conoscenza. E viene dalla Sicilia, terra che non molti anni fa è stata teatro di una strage di giornalisti che hanno difeso a costo della vita il diritto dei cittadini ad essere informati.

Nel manifesto si citano i nomi dei colleghi che hanno perso la vita a Gaza: «Yazan al-Zuweidi, Mohamed Jamal Sobhi Al-Thalathini, Ahmed Bdeir, Mustafa Thuraya, Heba Al-Abdallah, Hamza Al Dahdouh, e il loro punto di di vista sul mondo, il loro modo di raccontarlo, di trasmettere delle storie. I giornalisti non sono semplici cronisti di fatti: attraverso la loro missione di veicolare informazioni, sono allo stesso tempo testimoni del loro tempo e della cultura che lo caratterizza».

«Prima di perdere la vita nei bombardamenti – si legge nel Manifesto – , alcuni hanno documentato i festeggiamenti dell’Eid, altri la fine degli esami degli studenti, altri hanno fotografato caratteri arabi, altri ancora hanno gestito stazioni radio locali. Accettare la scomparsa dei giornalisti palestinesi significa di conseguenza accettare la scomparsa di una parte della cultura palestinese. E accettare la scomparsa della cultura palestinese significa accettare l’estinzione, per estensione, di una parte di questa grande cultura mediterranea che, per quanto complessa, dalla delimitazione dei suoi confini alle fondamenta stesse della sua identità, non è meno nostra».  E a proposito di Mediterraneo come mare che unisce culture e civiltà diverse, si cita non a caso Frenand Braudel, autore di Mediterraneo: «Che cos’è il Mediterraneo? Mille cose insieme. Non un solo paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un solo mare, ma una successione di mari. Non una civiltà, ma civiltà sovrapposte».

La diffusione della cultura, avvertono gli estensori del Manifesto, è continuamente minacciata. «Non molto tempo fa, otto giornalisti siciliani hanno pagato con la loro vita per aver scelto di non rimanere in silenzio, vittime di un’altra guerra, quella scatenata dalla mafia. Ancora oggi la cultura rimane minacciata: da una parte da calcoli politici, dall’altra dall’induzione di un pensiero sempre più asettico. Noi giornalisti, ma anche artisti, fotografi, scrittori, ristoratori, associazioni, direttori di musei, teatri, istituzioni, siamo tutti orgogliosi di far parte della storia culturale della nostra isola e, per quanto possibile, di contribuire a farla conoscere in tutto il mondo. Ci piace condividerla, ci piace lasciarla scorrere in noi, ci piace crearla.  Questo diritto non dovrebbe mai essere minacciato. Ci rifiutiamo di accettarlo qui, e non lo accetteremo in nessun altro luogo».

Gli eventi sono realizzati con il coordinamento Palestina nel cuore Sicilia. Una parte delle donazioni – aperte anche online, e che dà accesso a un biglietto della lotteria in collaborazione con i nostri partner culturali – sarà devoluta al Palestinian Journalists’ Syndicate. Left è tra i sostenitori dell’iniziativa, insieme con l’Assostampa siciliana, il cinema Rouge et noir, Studio Forward e altre realtà culturali siciliane.

Il programma:

MARTEDÌ 6, 18:30: PRESENTAZIONE DELL PROGETTO E CENA SOCIALE @ AL QUDS
Via Giuseppe Garibaldi, 66 Palermo

MERCOLEDÌ 7, 20:30: CICLO DI PROIEZIONI @ CINEMA ROUGE ET NOIR
Piazza Giuseppe Verdi, 8, Palermo

Bank of Targets: A Glimpse Into the Devastation Unleashed by Israel Bombing of Gaza di Rushdi Al-Sarraj (2021, Palestina, 26’). Vincitore della menzione speciale della giuria al 18° Al Ard Film Festival in Sardegna, Bank of Targets documenta il bombardamento delle infrastrutture civili a Gaza da parte di Israele nel 2021. Attraverso un resoconto di prima mano del bombardamento di un edificio residenziale, il regista/giornalista palestinese Rushdi Sarraj mette in luce gli sforzi dei giornalisti per creare un resoconto dei crimini di guerra nel momento in cui si verificano. Rushdi Sarraj ha perso la vita durante un bombardamento a Gaza il 22 ottobre scorso.

Una immagine del film “Bank of Targets: A Glimpse Into the Devastation Unleashed by Israel Bombing of Gaza” di Rushdi Saraaj’, ucciso il 22 ottobre scorso

Sarura – The future is an unknown place di Nicola Zambelli (2022, Italia, 80’). Alle porte del deserto del Negev, un gruppo di giovani palestinesi lotta contro l’occupazione militare israeliana. “Youth of Sumud” – i giovani della perseveranza – cercano di restituire alla propria gente le terre sottratte alle loro famiglie, ristrutturando l’antico villaggio di grotte di Sarura. Affrontano l’aggressione con azioni non violente, difendendosi dai fucili con le proprie videocamere; si oppongono alla desolazione e alla morte con la speranza e la vita. Dieci anni dopo il loro primo documentario sulla lotta nonviolenta in Cisgiordania, i registi tornano nel villaggio di At-Tuwani per raccontare come siano cresciuti nel frattempo i bambini ritratti nel film, utilizzando materiale d’archivio di più di 15 anni.

IN ARRIVO…
“FIRMERAI CON UNA PICCOLA GOCCIA DI SANGUE”
Mostra – memoriale dedicato ai giornalisti di Gaza, presso l’Assostampa Sicilia.
Via Francesco Crispi, 286, Palermo