Viaggio in Gambia dove in estate tornano i giovani emigrati in Italia. Il racconto di chi affronta il peso di lavorare in un Paese straniero e al tempo stesso la responsabilità di far sopravvivere la propria famiglia
JARRA SOMA - Il sole picchia ostinato sulla terra della costa sorridente del West Africa, così come la chiamano i giovani del luogo: “The smiling coast of Africa”. Arriviamo al tramonto e subito iniziamo a parlare con la gente nella città di Banjul, la capitale. In tanti ci raccontano del piccolo paese: parlano di accoglienza, di un buon Domodà da dover assaggiare e, come minimo comune denominatore tra i suggerimenti, visitare le spiagge del Senegambia. L’atmosfera è frizzante, il calore umano si sente nei sorrisi dei giovani e nelle melodie vivaci delle strade. Emozioni che arrivano addosso e ci travolgono, così velocemente come il tempo passato i primi giorni tra Banjul e Serrekunda. Un doppio ritratto vibrante della vita urbana gambiana emerge tra le strade trafficate, mercati pieni di gente e tantissimi turisti anglofoni in direzione della spiaggia. Ma il nostro viaggio ci porta oltre il litorale, verso l’entroterra, al villaggio di Jarra Soma, a più di 300 km dalla capitale. Lungo il percorso, il paesaggio cambia gradualmente riempiendosi di verde. Qui, la vita scorre più lentamente e il senso di comunità è palpabile. I bambini ci accolgono con curiosità e calore, ricordiamo gli odori di un pasto quasi pronto e le strade polverose animate da risate e giochi. La sera, subito dopo la cena, camminando lungo la strada sabbiosa verso un parco vicino, le stelle rendono la via più luminosa e le voci dalle case ci fanno compagnia. Il nostro viaggio in Gambia ha un obiettivo chiaro: raccogliere storie di rimesse dall’Italia e valutarne l’impatto con più consapevolezza. Così, già il giorno dopo il nostro arrivo, ci svegliamo, facciamo colazione con tè caldo e baguette, e ci dirigiamo verso il mercato di Soma. Questo è il cuore pulsante di scambi economici e sociali. Ogni volta che arriva denaro dall’Europa, il mercato si anima ancora di più: le persone comprano più riso e più carne per il tradizionale Domodà, e altre discutono di progetti e spese future. Le rimesse non sono semplicemente un flusso di denaro, ma un collegamento interessante tra due mondi, un filo che mantiene unite le famiglie divise dal Mediterraneo.

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