Se questo è giornalismo

Nella redazione del quotidiano Libero, diretta dall’ex portavoce della presidente del Consiglio, hanno passato un lunedì furioso di pensieri e immaginazioni. Alla fine qualcuno probabilmente ha pensato che non ci fosse niente di meglio che dedicare l’ultima prima pagina del 2024 a Benito Mussolini, sbattendolo in una foto grande e poi costellandolo di irridenti editoriali. L’uomo dell’anno è Mussolini perché è pieno di gente che evoca un pericolo fascismo: questo è il ragionamento editoriale. 

Ci sono andati vicini. La persona dell’anno di questo 2024 sono coloro che hanno aperto gli sfinteri potendo evocare Mussolini in assoluta tranquillità. Sono quelli che usano la nostalgia fascista come termometro della tenuta del proprio potere, sono quelli che ammiccano al fascismo giocando vigliaccamente su rimandi mai troppo espliciti (vigliaccamente, proprio come Benito Mussolini). 

Sono quelli che intendono la libertà come il diritto di spargere la loro merda oppure quelli che rivendicano il diritto di non occuparsi (più) di alcune categorie di cittadini perché non sono utili all’Italia che hanno in mente. Sono quelli che vomitano sui dissidenti la loro maggioranza parlamentare, quelli che riscrivono la storia con quei pochi fatti che conoscono e hanno superficialmente studiato. 

La persona dell’anno sono i figliastri di Mussolini che tra di loro si dicono che lui finalmente è tornato e che in pubblico si lamentano che se ne parli troppo, complimentandosi per averlo fatto succedere. 

Buon 2025.