Porti chiusi per i 629 migranti a bordo di Aquarius, la nave che opera nel mar Mediterraneo della ong Sos Mediterranée. È la scelta, tristemente clamorosa, concordata dal ministro dell'Interno Matteo Salvini e dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Un segnale del giro di vite del governo giallonero, contro chi rischia la vita in mare per fuggire spesso da guerre e persecuzioni e contro chi è impegnato a salvarli. La decisione trapela da una lettera urgente, inviata alle autorità maltesi dal leader leghista Salvini, nella quale si chiede di far approdare alla Valletta l'imbarcazione, essendo quello il "porto più sicuro". Mentre non è stato concesso alcun permesso per l'approdo in Italia. La risposta, da Malta, non si è fatta attendere. Il salvataggio di Aquarius «è avvenuto nell'area di ricerca e salvataggio libico ed è stato coordinato dal centro di Roma. Malta non è l'autorità di coordinamento e non ha competenze su questo caso», ha affermato un portavoce del governo della Valletta, come riporta Malta Today. Nave Aquarius, che ospita anche personale di soccorso di Medici senza frontiere, ha a bordo più di seicento migranti, tra i quali 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte. Le persone salvate dalle acque del Mediterraneo sono state recuperate in sei diverse operazioni di soccorso, tra le quali una molto impegnativa, a seguito del ribaltamento di un gommone che aveva fatto finire 40 persone in mare. https://www.facebook.com/sosmeditalia/posts/2042818502634800 «Oltre 750 morti nel Mediterraneo nel 2018: il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo» ha dichiarato la portavoce dell'Unhcr per l'Europa meridionale Carlotta Sami, dopo aver appreso la notizia della missiva del governo italiano L'Aquarius era l'unica nave umanitaria attiva nella zona Sar (Search & rescue) italiana. Nel weekend il numero di soccorsi in mare era tornato ad aumentare: 470 persone sono sbarcate sabato mattina tra Reggio Calabria e Pozzallo, grazie all'impegno degli equipaggi della Sea watch, la Seefuchs, e la Diciotti della Marina militare italiana. «Se qualcuno pensa che si ripeterà un’estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi senza muovere un dito, non è quello che farò come ministro. Non starò a guardare», aveva detto sempre sabato il ministro Salvini in una diretta Facebook

Porti chiusi per i 629 migranti a bordo di Aquarius, la nave che opera nel mar Mediterraneo della ong Sos Mediterranée. È la scelta, tristemente clamorosa, concordata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Un segnale del giro di vite del governo giallonero, contro chi rischia la vita in mare per fuggire spesso da guerre e persecuzioni e contro chi è impegnato a salvarli.

La decisione trapela da una lettera urgente, inviata alle autorità maltesi dal leader leghista Salvini, nella quale si chiede di far approdare alla Valletta l’imbarcazione, essendo quello il “porto più sicuro”. Mentre non è stato concesso alcun permesso per l’approdo in Italia.

La risposta, da Malta, non si è fatta attendere. Il salvataggio di Aquarius «è avvenuto nell’area di ricerca e salvataggio libico ed è stato coordinato dal centro di Roma. Malta non è l’autorità di coordinamento e non ha competenze su questo caso», ha affermato un portavoce del governo della Valletta, come riporta Malta Today.

Nave Aquarius, che ospita anche personale di soccorso di Medici senza frontiere, ha a bordo più di seicento migranti, tra i quali 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte. Le persone salvate dalle acque del Mediterraneo sono state recuperate in sei diverse operazioni di soccorso, tra le quali una molto impegnativa, a seguito del ribaltamento di un gommone che aveva fatto finire 40 persone in mare.

https://www.facebook.com/sosmeditalia/posts/2042818502634800

«Oltre 750 morti nel Mediterraneo nel 2018: il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo» ha dichiarato la portavoce dell’Unhcr per l’Europa meridionale Carlotta Sami, dopo aver appreso la notizia della missiva del governo italiano

L’Aquarius era l’unica nave umanitaria attiva nella zona Sar (Search & rescue) italiana. Nel weekend il numero di soccorsi in mare era tornato ad aumentare: 470 persone sono sbarcate sabato mattina tra Reggio Calabria e Pozzallo, grazie all’impegno degli equipaggi della Sea watch, la Seefuchs, e la Diciotti della Marina militare italiana.

«Se qualcuno pensa che si ripeterà un’estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi senza muovere un dito, non è quello che farò come ministro. Non starò a guardare», aveva detto sempre sabato il ministro Salvini in una diretta Facebook