Un canto di uccellini, poi si materializza sul palco seduto a una scrivania con in mano un plastico di cervello. Scena minimalista, “nuda”. Questa è la prima immagine del concerto che David Byrne ha tenuto venerdì 20 luglio all’Arena Santa Giuliana di Perugia, ospite di Umbria Jazz. Penultima tappa della tournée italiana. Il 16 a Milano, il 19 a Ravenna e dopo Perugia, il 21 a Trieste. La “testa parlante”, ex leader dei disciolti Talking heads, ha aperto il concerto con “Here”, brano tratto dall’ultimo album “American Utopia”. Poi esegue “Lazy”. I musicisti (undici in totale) appaiono, come Byrne, scalzi con i loro strumenti in mano o appesi a imbracature. “I Zimbra” e “Slippery People” sono i primi brani dei Talking Heads che esegue.
Quando parte “Once in a Lifetime” improvvisamente si blocca e rivolgendosi alla sicurezza: “Fermate lo show! Hey voi della sicurezza lasciateli ballare!”. Una parte della platea corre sotto il palco e inizia a ballare. Alterna brani da “American Utopia” come “Dog’s Mind”, “Everybody’s Coming to My House” con i tanti celebri pezzi dei Talking Heads tra cui “This Must Be the Place”, la scoppiettante “Blind” e “Burning Down the House”, ultimi due brani in scaletta. Il primo bis è “Dancing Together” e “The Great Curve”. Il secondo bis “Hell You Talmbout”. Il concerto finisce qui. L’impressione è quella di aver assistito a una performance perfetta, con Byrne sessantaseienne in strepitosa forma. Un concerto dalle sontuose coreografie, con musicisti molto affiatati. Uno di quei concerti che verrà ricordato a lungo.
IN TOUR – Il 27 luglio Byrne suona a Camden, il 29 luglio a New York e il 31 a Boston. Per le altre date del tour: www.davidbyrne.com/show
Ecco una bella serie di fotografie del concerto ad Umbria Jazz realizzate da Giancarlo Belfiore