Ma le autostrade sono di destra o di sinistra? Ai miei tempi negli anni Settanta non c’era alcun dubbio: erano di destra. Era il regalo che il Paese democristiano faceva al capitalismo degli Agnelli. Che non solo facilitava al massimo la produzione delle sue automobili Fiat, ma soprattutto costruiva in giro per l’Italia i nastri di asfalto in cui farle scorrere. Molto smog è passato sotto i cieli, tanto è vero che ne sono passati 100 di anni da quando Mussolini inaugurò la prima autostrada italiana, quella dei laghi per il vecchio senatore Giovanni Agnelli. Con una buona dose di ineffabile distanza oggi il Maxxi ha ordinato una mostra sulle autostrade italiane (dal titolo Italia in movimento, autostrade e futuro, aperta fino 9 marzo) celebrando il centenario di quel primo ormai lontano “evento”.
La mostra è senza infamia e senza lode e raccoglie materiali eterogenei: un poco naturalmente sui grandi ingegneri che hanno contribuito alla realizzazione delle autostrade italiane e dei grandi viadotti, un poco sulle ditte costruttrici, un poco sul cosiddetto “paesaggio”che sarebbe esaltato dall’attraversamento delle autostrade. Manca però l’incredibile svincolo di Santo Stefano di Camastra in Sicilia, uno svincolo con incroci, innesti, rampe sul cielo che se non prevalesse l’horror sarebbe veramente notevole. Altrettanto ineffabilmente è presente anche in video san Renzo Piano. Con la sua ben nota ecumenica distanza dai fatti materiali dell’esistenza, ci presenta il suo misfatto a Genova. E cioè l’essere stato parte dirigente dell’abbattimento definitivo (dopo il drammatico crollo del 14 agosto 2018 in cui persero la vita 43 persone ndr) del ponte Morandi (quando era lecito avere una valutazione costo-beneficio tra altre ipotesi inclusa quella del mantenimento, come più volte su Left ho sostenuto). Il fatto che la medesima autostrade per l’Italia sia sotto inchiesta per il disastro dal costo inimmaginabile anche vite umane, naturalmente in mostra è consegnato agli omissis. Lo annotiamo senza nessun livore con Renzo Piano tanto è vero che consigliamo di soffermare l’attenzione sulla sua splendida ipotesi di stazione di servizio del futuro che invece meriterebbe posto nelle nuove autostrade italiane dopo che ancora per ragioni volgari sono stati posti in dismissione uno dopo l’altro i tanti avamposti di civiltà e di intelligenza che erano gli autogrill Pavesi “a ponte” sulla nostra rete autostradale.
L’autore: Antonino Saggio è un teorico e storico dell’architettura, saggista ed editore
in foto: autostrade_IwanBaan, Courtesy MAXXI