Quello che segue è il primo rapporto Onu a fumetti della storia… E forse anche l’ultimo

Testi di Michael Fakhri e Omar Khouri Disegni di Omar Khouri Traduzione e introduzione di Luce Lacquaniti

Relatori speciali delle Nazioni Unite sono esperti indipendenti ai quali le Nazioni Unite danno mandato di indagare e redigere rapporti su specifici temi relativi ai diritti umani: ad esempio, alcuni lettori avranno imparato a conoscere Francesca Albanese, relatrice speciale sui territori palestinesi occupati. Nel luglio 2024 Michael Fakhri, relatore speciale sul diritto al cibo, trasmette all’Assemblea generale Onu il suo rapporto su fame e diritto al cibo, con un focus speciale sulla Palestina. L’urgenza di questo focus è senz’altro dettata dagli avvenimenti seguiti al 7 ottobre 2023 nella Striscia di Gaza, in cui il relatore ravvisa quella che definisce una campagna lanciata da Israele per affamare intenzionalmente il popolo palestinese. Tuttavia, il rapporto non tratta solo il qui e ora, ma inserisce la “campagna della fame” da un lato all’interno delle strategie dell’occupazione israeliana in Palestina, che da lunga data cercano di limitare in ogni modo l’autodeterminazione del popolo palestinese, anche affamandolo e minandone la sovranità alimentare; dall’altro lato, all’interno di sistemi alimentari mondiali che creano ovunque fame e squilibri, perché progettati secondo logiche coloniali e capitaliste di sopraffazione e di profitto, piuttosto che secondo un principio di equo accesso alle risorse. Il caso della Palestina è dunque letto come paradigma di una crisi strutturale globale, e la lotta della Palestina come lotta di tutti i popoli contro un sistema oppressivo.

Fakhri ragiona sul fatto che, per rendere universale una storia particolare, e per renderla accessibile a un pubblico il più ampio possibile, al quale desidera arrivare al di là della cerchia ristretta degli esperti Onu, il mezzo migliore siano le immagini. Coinvolge dunque il fumettista Omar Khouri, che sviluppa a fumetti tre sezioni del rapporto: le tre sezioni che si trovano alle pagine seguenti, qui pubblicate integralmente, in traduzione italiana dall’originale inglese, e nella prima versione degli autori, non soggetta

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