Il 12 agosto 1944 le S.S. hanno compiuto il massacro di Sant’Anna di Stazzema uccidendo e poi dando alle fiamme 560 persone di tutte le età. Genny Bibolotti Marsili aveva 23 anni, venne presa e condotta in una stalla (poi data alle fiamme) con suo figlio, in località Vaccareccia. Sebbene ferita, si sfilò da un piede lo zoccolo e lo scagliò con forza sul volto del tedesco. Il suo sacrificio fu compiuto. Attirata l’attenzione del militare, che la finì con una scarica di mitra, riuscì con il suo gesto disperato, a salvare la vita al piccolo Mario di 6 anni. Mario oggi ottantaseienne è uno dei pochissimi superstiti della strage nazifascista ancora in vita.
L’autore: Valerio Pagni è fotografo pluripremiato, in particolare per il suo lavoro su sport e disabilità




