L'Olanda sta votando e visto che in queste settimane ci siamo molto occupati delle prime elezioni importanti d'Europa, mettiamo in fila qui sotto tutti gli articoli che abbiamo pubblicato in queste settimane, sulla rivista e sul sito. La campagna elettorale è stata condizionata fortemente dalla crociata anti islamica di Geert Wilders, uomo-partito e rappresentante di punta della destra xenofoba europea. Negli ultimi giorni, si è aggiunta la disputa tra il governo olandese e la Turchia. Il sistema elettorale olandese è proporzionale secco e i partiti proprio per questo sono molti. I governi sono comunque di coalizione e tutti si sono impegnati a non formarne con il PVV. Gli ultimi sondaggi indicano che un PVV in calo rispetto alle rilevazioni precedenti. Vedremo si si tratta di un dato reale o di una rilevazione sbagliata, come spesso è accaduto in diverse tornate elettorali recenti, dagli Usa al referendum costituzionale italiano. Qui sotto gli ultimi due sondaggi: nel primo il PVV è addirittura quinto, vince il partito di governo e la sinistra avanza sia grazia al 22% dei Groenlinks di Klaver sia a D66. Nel secondo si contano i seggi: in arancione lo stato delle cose, poi le ultime due rilevazioni. Il PVV è terzo ma di poco. Il VVD di Rutte resta primo. Cresce la sinistra, ma meno che nell'altra rilevazione. [divider]Leggi anche:[/divider]
Cosa pensa Wilder e perché ha condizionato la campagna elettorale olandese - un reportage da Amsterdam di Alex Damiano Ricci
Un reportage dal comizio di chiusura del leader dei Verdi di sinistra, Jesse Klaver
Un ritratto di Klaver, leader meticcio e speranza della sinistra olandese di Ilaria Giupponi
Un'analisi dello scontro tra Turchia e Olanda: a chi giova?
[caption id="attachment_96684" align="aligncenter" width="1024"] Il voto di Jesse Klaver EPA/ROBIN VAN LONKHUIJSEN[/caption]  

L’Olanda sta votando e visto che in queste settimane ci siamo molto occupati delle prime elezioni importanti d’Europa, mettiamo in fila qui sotto tutti gli articoli che abbiamo pubblicato in queste settimane, sulla rivista e sul sito. La campagna elettorale è stata condizionata fortemente dalla crociata anti islamica di Geert Wilders, uomo-partito e rappresentante di punta della destra xenofoba europea. Negli ultimi giorni, si è aggiunta la disputa tra il governo olandese e la Turchia.

Il sistema elettorale olandese è proporzionale secco e i partiti proprio per questo sono molti. I governi sono comunque di coalizione e tutti si sono impegnati a non formarne con il PVV.

Gli ultimi sondaggi indicano che un PVV in calo rispetto alle rilevazioni precedenti. Vedremo si si tratta di un dato reale o di una rilevazione sbagliata, come spesso è accaduto in diverse tornate elettorali recenti, dagli Usa al referendum costituzionale italiano. Qui sotto gli ultimi due sondaggi: nel primo il PVV è addirittura quinto, vince il partito di governo e la sinistra avanza sia grazia al 22% dei Groenlinks di Klaver sia a D66. Nel secondo si contano i seggi: in arancione lo stato delle cose, poi le ultime due rilevazioni. Il PVV è terzo ma di poco. Il VVD di Rutte resta primo. Cresce la sinistra, ma meno che nell’altra rilevazione.

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