Il benessere psichico è legato all’identità dell’essere umano e alla sua socialità. Per questo non basta migliorare il sistema sanitario. Serve una risposta culturale

Il nuovo libro della collana Bios-psichè adolescenza dal titolo Urgenze in psichiatria di Tiziana Amici, Elvira Di Gianfrancesco e Alessio Giampà come gli altri  editi da L’Asino d’oro non è un libro per specialisti ma è un libro che ha l’aspirazione di inserirsi in una dimensione divulgativa. Apparentemente affronta un tema specificatamente medico per fornire ad un pubblico più vasto una maggiore conoscenza. La salute non è un problema che riguarda una sola categoria di persone ma è un argomento che investe tutta la collettività.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), lo stato di salute di una popolazione non può essere inteso solo come un’assenza di malattia. Genialmente lo stato di salute viene identificato con una condizione di benessere fisico, psichico e sociale, che permette di stabilire relazioni soddisfacenti con gli altri essere umani.

Quindi un “essere” (la condizione di benessere) che si associa ad un “fare”: fare relazioni, essere in rapporto. Un “essere” necessario per proporre e sviluppare la naturale socialità umana. Sembra che l’Oms abbia ben chiaro che lo stato di salute è legato all’identità dell’essere umano e alla sua socialità.

Sicuramente è una bella immagine che purtroppo spesso ci dimentichiamo o più drammaticamente perdiamo. Una possibile e più immediata soluzione a questo problema potrebbe essere…


Video della presentazione del libro “Urgenza in psichiatria” realizzato alla Feltrinelli Appia di Roma il 7 giugno 2019 – a cura di Mawivideo

 

L’articolo di Marcella Fagioli prosegue su Left in edicola dal 7 giugno 2019


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