Il governo Sánchez, grazie a Podemos, ha deciso di affrontare la crisi mettendo in campo ingenti risorse per la popolazione rimasta scoperta dai sussidi. E viene proprio da Madrid la spinta per un cambio di passo delle politiche Ue in alleanza con Italia e Portogallo

La situazione continua ad essere critica per la Spagna, per il numero di decessi e di contagi registrati. Quindi nessuna attenuazione del confinamento, o forse sì, ci sarà un parziale ritorno all’attività di settori come l’industria e l’edilizia, ma il presidente del Consiglio Sánchez ha ribadito che non è immediata l’entrata in una seconda fase e ha sottolineato che semmai dovrebbe essere immediato l’allentamento della tensione politica. Anche Iglesias, vicepresidente del governo, in una intervista televisiva, ha cercato di richiamare l’opposizione delle destre a misurare le critiche all’esecutivo con la dimensione inedita dei problemi che la diffusione del coronavirus ha creato alla Spagna.

Missione impossibile. Le destre proseguono con una campagna irresponsabile e violenta. In realtà a Casado, segretario del Pp, e ad Abascal, leader di Vox, del diffondersi del virus nella popolazione non interessa più di tanto. Quello che preme loro è destabilizzare la maggioranza che sostiene il governo, approfittare del dilagare dell’infezione per cacciare Sánchez e smontare l’alleanza fra il Psoe e Unidas Podemos. Cinismo e sistematica alterazione della verità sono gli ingredienti della campagna di delegittimazione.
Non potendo attaccare sulle lacune della sanità pubblica – perché proprio le destre, al governo in Spagna fino a qualche mese fa, sono le principali responsabili dei tagli indiscriminati che hanno reso il servizio sanitario debole e carente e oggi non fanno alcuna autocritica – i partiti dell’opposizione addossano il dilagare del virus alla decisione del governo Sánchez di non aver impedito i gremiti cortei femministi dell’otto marzo.

Strumentalizzazione dei morti da parte della destra per cercare di rovesciare il governo, eludendo la sua parte di responsabilità nella gestione, esagerando gli errori degli altri e nascondendo i propri. Intanto Sánchez medita di convocare una riunione con tutte le forze politiche per una proposta che si ispira al Patto della Moncloa, quello del 1977, durante la presidenza di Adolfo Suarez, quando il Paese…

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