Dopo aver partecipato alla conferenza internazionale per la pace di Madrid insieme a tante voci della sinistra europea, il fondatore di Dema analizza la prospettiva di un fronte progressista da costruire in Italia in vista delle elezioni. Con idee precise sulle alleanze

Quale occasione migliore della giornata mondiale della Terra per riunire a Madrid tante voci europee in difesa della pace e ribadire che investire nel nostro pianeta è anche reclamare una soluzione diplomatica al conflitto tra Russia e Ucraina. Ne abbiamo parlato con Luigi de Magistris, uno dei relatori alla manifestazione internazionale per costruire un movimento pacifista europeo.

De Magistris, che giudizio dà della mobilitazione pacifista europea e di quella italiana? Come raggiungere l’obiettivo del cessate il fuoco immediato?
Il giudizio della manifestazione è positivo. L’appuntamento di Madrid è il tassello di un percorso a cui stiamo lavorando da tempo. C’è stata una presenza diffusa e qualificata e si è convenuto di continuare sulla strada per un fronte pacifista europeo, sempre più unito e organizzato, e anche per una soluzione diplomatica che ancora nessuno ha seriamente voluto. A Madrid è emersa la convinzione che, oltre alla condanna unanime della guerra di Putin, che tutti considerano illegale, in realtà Nato, Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione europea non abbiano fatto nulla per …

L’intervista prosegue su Left del 29 aprile 2022 

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