Giornalisti, intellettuali, attivisti coronano questo libro di annotazioni, punti di crisi e di svolta della nostra umanità. Perché il caso di Assange non rappresenta l’attacco ad un semplice uomo ed editore, bensì un attacco, un monito del potere, a tutti noi

Free Assange edito da Left a cura di Patrick Boylan, attivista di Free Assange Italia e Peacelink, non è un semplice libro che ci narra la vicenda umana e giudiziaria del giornalista australiano Julian Assange, è qualcosa di più. È un’antologia di pensieri, riflessioni, punti di vista di grandi nomi e intellettuali del panorama mondiale da Noam Chomsky al Premio Nobel Esquivel. È un taccuino di guerra, che ci rivela i crimini portati alla luce da Assange e WikiLeaks. È un diario di bordo e di viaggio, dove possiamo leggere l’intervista alla giornalista d’inchiesta Stefania Maurizi, dove possiamo prendere atto della violazione dei diritti umani attraverso la voce di Tina Marinari di Amnesty international.

Giornalisti, intellettuali, attivisti coronano questo libro di annotazioni, punti di crisi e di svolta della nostra umanità. Perché il caso di Assange non è l’attacco ad un semplice uomo ed editore, è un attacco, un monito del potere a tutti noi. È la libertà che viene messa sotto processo, è il meccanismo perverso dove i criminali vengono rilasciati e il crimine resta impunito, è la verità, al contrario, incarcerata e messa a tacere.

Free Assange è un testo che ci offre infinite opportunità di riflessioni. Che ci mette di fronte alla possibilità di trasformare l’ingiustizia attraverso la pratica dell’azione e dell’attivismo. Che ci pone interrogativi sulla prassi politica degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, che mette di fronte a tutti noi, l’impunità di cui gode il potere, quello che Maurizi definisce “il potere segreto”.

Free Assange è “un libro da battaglia”, come lo definisce bene la direttrice della rivista Left Simona Maggiorelli. Un testo che vuole farsi largo tra le persone, passare nelle mani dei lettori, attraversare questo tempo così complicato e oscuro, lasciare squarci di luce, nuovi modi di ripensare la nostra società. È un libro che si fa dovere morale e collettivo, voce del popolo e di qualsiasi passante sconosciuto che noti questo testo, che vuole entrare nelle vite di ognuno di noi e informarci, renderci partecipi e consapevoli del presente e del futuro del nostro mondo. Un testo fluido, diretto, semplice, che si svuota di fronzoli grammaticali e linguistici, che non vuole ergersi a pretesa o a somma sapienza.

Un testo umano, ricco di interventi, che vuole arrivare e toccare l’umanità di ognuno di noi. E ricordarci che siamo tutti uomini, possibili bersagli, che l’ingiustizia è forte e silenziosa, ma più forte possono essere tutte le nostri voci, a gridare, a protestare, nella folla o nel silenzio, a dire semplicemente a chi ci è accanto una sola frase: “Free Assange”.


* La recensione di Dale Zaccaria che rilanciamo sul nostro sito è stata pubblicata su Pressenza

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