Storie di medici coraggiosi. Nel suo nuovo libro la scrittrice e divulgatrice scientifica ricostruisce gli auto esperimenti che nei secoli hanno fatto progredire la scienza medica
Con il titolo Eroica, forte e visionaria il bel libro di Silvia Bencivelli edito da Bollati Boringhieri, cattura l’attenzione facendo pensare a un romanzo d’amore appassionato. E in fondo lo è, anche se l’oggetto d’amore è la sperimentazione medica. E appassionata è anche l’autrice, giovane medico, che si è perfezionata alla Scuola superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste. Bencivelli racconta la scienza nel suo evolversi. Lo fa brillantemente con libri, programmi radiofonici (Rai Radiotre) e tv (Rai cultura). In attesa di ascoltarla dal vivo al Festivaletteratura di Mantova (9 settembre) e a Pordenonelegge (16 settembre) per questa nostra conversazione partiamo dal sottotitolo “storie di medicina spericolata”. Leggendo il libro si ha la sensazione che la medicina lo sia stata parecchio e per centinaia di anni: dalla chirurgia sperimentale di John Hunter, personaggio formidabile, quasi romanzesco, al discusso Werner Forssmann che per primo sottopose sé stesso al cateterismo cardiaco fino agli studi sull’Hiv.

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