Sara (Ketty Di Porto) e Marco (Enzo Saponara) si incontrano ogni mercoledì, alla stessa ora, al solito bar, condividendo gli alti e bassi del loro personale percorso di psicoterapia con autentica schiettezza e delicata ironia. Una donna e un uomo che rappresentano in scena, attraverso la propria storia, la possibilità di un reale cambiamento interiore degli esseri umani, che i protagonisti si ritrovano a ricercare e ad affrontare con coraggio e tenacia.
Selezionato e presentato in forma di studio, nel 2023, alla sedicesima edizione di Ebraica, il festival internazionale di cultura, Il valore affettivo del pesce debutta il 24 e 25 maggio al teatro Basilica di Roma. Scritto da Ketty Di Porto, psicoterapeuta, attrice e regista (dopo lo studio di recitazione in Italia e all’estero, ha lavorato, negli anni, anche con Fausto Paravidino e Francesco Suriano) lo spettacolo è frutto della collaborazione con il regista Daniele Aureli, che ne cura la messinscena affidandosi alla costruzione di un impianto scenico capace di far affiorare, tra le pieghe del testo, l’intimo rimando all’universalità dei contenuti: «Attraverso il lungo e stratificato lavoro di adattamento del testo, insieme a Ketty Di Porto abbiamo indagato e cercato di guardare a fondo il cuore pulsante del racconto, così da far emergere maggiormente le sue risonanze col presente», sottolinea Aureli. A tratti, sulla scena, aleggia il soffio di un vento leggero, che pare fondersi con i versi poetici di Patrizia Cavalli e trasformarsi, continua Aureli «nel respiro di giorni nuovi, laddove il personale percorso di ricerca diventa concreta e auspicabile possibilità per ‘curare’ le ferite della contemporaneità».
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