Hanno passato giorni a dire che “il Copasir ha lavorato bene”. A destra, soprattutto, dalle parti del governo hanno vagato per giorni belli satolli dicendo che la vicenda del direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, spiato con lo spyware Graphite dell’azienda israeliana Paragon Solutions, era “chiusa”.
Per giorni abbiamo dovuto sorbirci anche certi giornalisti scendiletto del governo che si complimentavano con il Copasir, diligentemente guidato dal dem Lorenzo Guerini, il quale aveva stilato una relazione superata dagli eventi poco dopo essere stata resa pubblica.
Ora si riapre tutto. La notizia del telefono intercettato anche al giornalista – sempre di Fanpage, guarda a volte il caso – Ciro Pellegrino, era l’elefante nella stanza e il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è costretto a fare nuovi approfondimenti. Sul tavolo rimane anche la versione di Paragon che contraddice sostanzialmente la relazione precedente. Poi c’è il rapporto di Citizen Lab che mette nero su bianco che sia Cancellato, sia Pellegrino, sia un terzo (o forse due?) giornalista siano stati intercettati tutti dallo stesso soggetto.
Ben vengano nuove indagini. Se non sono stati i servizi a spiare i giornalisti, allora potrebbe trattarsi di un’agenzia privata (per conto di chi?) oppure di un Paese straniero, ipotesi molto più improbabile.
Una cosa è certa: sono in molti, in questa storia, a essere timidi nella ricerca della verità. Hanno passato giorni a ripetere che era stato fatto “tutto il possibile”. Non era vero.
Buon martedì.