La scuola è a due passi dal mare e dal suo ufficio Maria De Biase vede il porto e le barche. A Santa Marina di Policastro, nel Cilento, si trova la sede centrale dell’Istituto comprensivo costituito da altri plessi scolastici sparsi in due comuni, tra le montagne e il mare. Dalla scuola dell’infanzia alla scuola media. Maria De Biase è la dirigente scolastica che, dopo anni di insegnamento a Napoli, è arrivata in questo lembo di Campania dove ha potuto mettere in pratica una particolare idea di formazione, attenta all’ambiente e alla salute. La scuola ecologica, la scuola fuori, la ecomerenda con pane e olio d’oliva, gli orti coltivati dai bambini e la mensa con i cibi sani di questa terra, sono solo alcune delle tappe del percorso in cui da dieci anni è riuscita a coinvolgere insegnanti, studenti e genitori.
«Questo è il momento in cui dalle periferie d’Italia, dal Sud, può arrivare un segnale di ripartenza per la scuola pubblica», sottolinea. Mancano tre mesi al fatidico settembre e mentre si attende la prova dell’esame di Stato “in presenza”, è un fiorire di proposte per quello che sarà uno dei più difficili inizi di anno scolastico, con la necessità di garantire la sicurezza a circa nove milioni di persone, tra studenti, insegnanti e personale Ata. Si parla molto di scuola diffusa, di lezioni all’aperto, di spazi che permettano il distanziamento fisico. La preside De Biase ha elaborato un progetto, con l’aiuto di docenti e del responsabile della sicurezza. «Sono partita da una considerazione semplice: il nostro Paese non è costituito solo da metropoli, c’è tutta una dorsale appenninica e anche costiera fatta di paesi, con scuole che hanno grandi spazi esterni in contesti naturalistici tra l’altro molto belli. E allora usiamoli, questi spazi». Nella sua scuola, spiega, da anni è già stata attrezzata «un’aula didattica ambientale» con una tettoia costruita con materiali ecosostenibili. «Per il futuro le scuole potrebbero…
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