L’indagine dell’Istituto Demopolis per Oxfam racconta che l’85% degli italiani ritiene iniquo il nostro sistema fiscale e il 71% ritiene che le disuguaglianze in Italia siano aumentate negli ultimi 5 anni

Perché la disuguaglianza sia un tema poco appetibile per giornali e discussione politica è facilmente comprensibile: un Paese diseguale è il fallimento generale della sua classe dirigente – non solo politica – nei confronti della Costituzione. 

Sarà per questo che è passata molto sotto traccia l’indagine dell’Istituto Demopolis per Oxfam che racconta come l’85% degli italiani ritenga iniquo il nostro sistema fiscale e come il 71% ritenga che le disuguaglianze in Italia sono aumentate negli ultimi 5 anni. Disuguaglianze di natura per lo più economica ma anche di accesso ai servizi, soprattutto quelli sanitari, specifica il rapporto. 

Del resto la maggioranza assoluta ricorda anche quanto pesino i divari nelle opportunità di accesso al mondo del lavoro (55%) e nelle disponibilità patrimoniali (51%). 

Dalla rilevazione emerge inoltre con chiarezza la consapevolezza dei cittadini sugli impatti negativi delle disuguaglianze in termini di affievolimento della vita democratica (71%), ostacolo alla crescita economica (79%), sfaldamento della coesione sociale (86%) e fioche prospettive di futuro per le nuove generazioni (86%).   
Le percentuali evidenziate dal sondaggio sono ben diverse dalle proporzioni abituali su temi divisivi per sentimento politico. Quell’80% degli italiani significa che l’iniquità percepita non sia roba di destra o di sinistra. Che 7 cittadini su 10 siano d’accordo con una tassa patrimoniale significa che “l’esproprio proletario” lo vedono solo certi miopi dirigenti di partito. Facile tirare le somme. 

Buon lunedì.