Le avrete sentite anche voi. Su Facebook, in autobus, dal panettiere. Sono le fake news più in voga tra no-vax e ultradestra contro l’arma più efficace ed evoluta che abbiamo a disposizione per combattere il coronavirus. Le abbiamo smontate, una ad una, per voi

“I sieri modificano il nostro Dna”, “sono Ogm che ci vengono iniettati”, “li sperimentano per la prima volta sui cittadini”, “siamo tutti noi le cavie”. Sui social o al bar, sicuramente avrete sentito pronunciare frasi del genere. Andiamo per ordine.

Primo punto: i vaccini sono davvero “terapie geniche”? No, si tratta di un’affermazione inaccurata. Le terapie geniche, sviluppate a partire dagli anni ottanta, consistono in modifiche deliberate al Dna del paziente al fine di curare alcune malattie genetiche. Si può procedere in diversi modi, sostituendo un gene difettoso, oppure aggiungendo uno o più geni che possano attivare processi utili alla cure, oppure ancora intervenendo sull’attivazione di un gene. Il cosiddetto Rna messaggero (mRna) contenuto nei vaccini Pfizer e Moderna, però, non entra nel nucleo cellulare – ossia la parte di cellula che racchiude il genoma – né interagisce con il Dna, quindi la sua inoculazione non costituisce una terapia genica. Questo tipo di terapie, inoltre, possono avere effetti di lunga durata, perché modificano in modo permanente il Dna della cellula, e questi cambiamenti vengono ereditati da qualsiasi cellula “figlia”. Al contrario, l’mRna contenuto nei vaccini si… 


L’inchiesta prosegue su Left del 3-9 settembre 2021

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