Siamo entrati in incognito nelle chat dei no vax italiani. Per alcune settimane ci siamo mossi nelle loro basi su Telegram dove hanno pianificato l’offensiva virtuale contro la Cgil “rea” di essersi schierata apertamente a favore della vaccinazione. Ecco come è andata

Mentre in Italia si discute l’ipotesi di rendere obbligatorio il vaccino contro il Covid-19, decine di migliaia di persone, da nord a sud e di ogni ceto sociale, si radunano virtualmente all’interno dei vari social network per organizzare il proprio dissenso contro quella che loro chiamano “dittatura sanitaria”. È Il popolo dei no vax e secondo lo studio ResPOnsE Covid-19 dell’Università di Milano, ad oggi conterebbe quasi il 3% della popolazione italiana, poco meno di 2 mln di persone. All’interno di questa galassia fra i gruppi più numerosi e meglio gestiti di oppositori alla campagna vaccinale e alle restrizioni messe in campo per contrastare il proliferare dei contagi c’è un esercito nascosto di oltre 15mila persone che si fa chiamare “Guerrieri Vivi”. Il loro motto riecheggia in molte chat e gruppi di complottisti italiani. «Noi invochiamo sotto questo simbolo la riunione di tutti gli uomini e donne con la mente e il cuore liberi, decisi a lottare in tutti i modi non violenti per il ripristino dei diritti fondamentali. Noi invochiamo la riunione di tutti coloro che rivogliono la libertà».

Il loro simbolo è una W rossa cerchiata che sfoggiano all’interno dei loro avatar, per riconoscersi quando “saltano” da un social all’altro. Si ritrovano principalmente su Telegram, un programma di messaggistica russo molto quotato perché consente di creare gruppi fino a 200mila utenti garantendo al tempo stesso una certa segretezza e anonimato; questo però finisce per attirare anche cellule terroristiche e organizzazioni criminali. Se non se ne conosce il nome preciso si accede a queste chat solo tramite invito di un altro utente. Noi ce lo siamo procurato. Appena entrati ci si rende subito conto che non è un normale gruppo di discussione, come ne esistono a centinaia sull’argomento, ma una vera e propria organizzazione propagandistica.
«Vi indicheremo come combattere una guerra non violenta, combatteremo insieme, mostrando a tutti la verità per il ripristino di ciò che è inconfutabilmente giusto. Vi mostreremo come la disobbedienza civile di fronte alla tirannia nazi sanitaria non è solo una possibilità ma un diritto», si legge nel messaggio di benvenuto che si ripete a ogni nuovo ingresso.
Quasi subito si viene indirizzati tramite iperlink a una chat satellite denominata “La via dei guerrieri vivi”. All’interno decine e decine di audio e…


L’inchiesta prosegue su Left del 10-16 settembre 2021

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