Occorre che giustizia civile e penale si parlino, che gli episodi di violenza domestica non siano trascurati. E bisogna intervenire in fretta

C’è una violenza strisciante, subdola e invisibile che attenta alla vita di donne e bambini. Una violenza che assomiglia a un paradosso kafkiano, una trappola infernale che scatta a suon di carte bollate e perizie psicologiche, nell’ambito dei procedimenti giudiziari, quando le madri trovano il coraggio di denunciare i compagni o i mariti che le hanno maltrattate nell’ambito delle relazioni familiari, sotto gli occhi di quei minori che lo Stato dovrebbe proteggere.
I tecnici la chiamano “vittimizzazione secondaria” e si verifica nel procedimento per la custodia dei figli quando gli abusi nei confronti di donne e bambini non vengono “letti” e quindi non vengono tenuti in alcuna considerazione, e i tentativi di protezione delle madri nei confronti dei bambini vengono annoverati come disturbi psichiatrici da indagare.

Quando i piccoli rifiutano il genitore violento intorno a loro scatta, quasi in automatico, la “molla” dell’indagine psichiatrica o psicologica. Perché la bigenitorialità non ammette rifiuti. Le madri vengono considerate ostative, maligne, narcisiste, simbiotiche. È questa la teoria della alienazione parentale, Pas, ormai sconfessata in tutte le possibili sedi scientifiche e anche, ripetutamente, dalla nostra Cassazione, ma che tende a risorgere, con altre denominazioni, nelle aule dei tribunali.
Il rischio grande per la donna che si ribella alla violenza, anche denunciandola, è allora mquella di essere punita con una violenza atroce: la perdita della custodia dei figli, a volte irreversibile, cui si dà sempre più spesso attuazione con l’intervento, traumatizzante e drammatico, della forza pubblica.
Questo meccanismo crudele è al centro di una relazione, corredata di analisi condotte su un numero rilevante di casi giudiziari, che la Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio guidata dalla senatrice Valeria Valente ha presentato nei giorni scorsi (v. Left del 20 maggio, ndr). Un documento fondamentale che…

L’autrice: Maria Cecilia Guerra (Articolo Uno) è ordinario di economia e sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle finanze

L’articolo prosegue su Left del 27 maggio 2022 

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