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Freeletics.com vi fa tornare in forma in 15 settimane

Si chiama Freeletics e il nome è già tutto un programma. Una crasi fra libertà e atletica che lancia un messaggio immediato: essere in forma è alla portata di tutti. Erede fortunata di mille programmi di allenamento e dimagrimento via tv e web, l’app made in Germany, connessa al sito freeletics.com ha riscosso un successo enorme nel Nord Europa e ora sta sbarcando in Spagna, Francia e Italia.

Grafica accattivante e programma atletico sfiancante dai risultati assicurati (garantito!), mescolati con abbondante retorica motivazionale, questi gli ingredienti che hanno permesso agli sviluppatori di Freeletics di conquistare migliaia di fan, su facebook già 727,805. «Dai forma alla tua vita», «I sogni non funzionano da soli, finché non inizi a metterli in atto», e ancora: «Non bisogna essere grandi per iniziare, ma occorre iniziare per raggiungere la grandezza».

Dulcis in fundo fa capolino la dicotomia successo/fallimento: «L’unico responsabile del successo o del fallimento sei tu». A parte gli aforismi che vi faranno sentire un po’ un Rocky Balboa che si allena, la vera forza della piattaforma tedesca è data da un’analisi attenta dei bisogni e delle abitudini sociali del proprio pubblico in genere composto da persone con un reddito medio, desiderose di riprendere il controllo sulla propria vita, senza avere a disposizione molto tempo per farlo e nemmeno le risorse per pagare un personal trainer.

È così che, intorno all’idea di un corpo vissuto sia come limite che come lasciapassare, grazie a freeletics si sono costruite vere e proprie comunità di persone che si incontrano per allenarsi e motivarsi nel mondo reale e sui social network. Su youtube non mancano infatti le testimonianze. «Ero ingrassato, avevo perso il lavoro e mi sentivo come se il mondo intero ce l’avesse con me. Questa è la storia di come freeletics ha cambiato la mia intera vita» dice in un video Heiko, 28 anni al massimo, quasi 1 milione e 400mila visualizzazioni.

Chi ha provato il programma, 15 settimane intensissime, dice che funziona. Resta qualche dubbio che in questo caso valga davvero il motto mens sana in corpore sano.

[social_link type=”twitter” url=”https://twitter.com/GioGolightly” target=”on” ][/social_link] @GioGolightly

Le cinque delle 20.00

Maggioranza spaccata sulla prescrizione. Ministro Boschi: andiamo avanti

Approvata dalla commissione Giustizia della Camera la riformulazione dell’art.1 del testo di riforma della prescrizione che prevede l’allungamento, della metà dei termini, per i reati di corruzione. Il voto in Commissione conferma la spaccatura in seno alla maggioranza. Hanno infatti votato a favore, viene riferito, Pd, Sel e Sc. Mentre hanno votato contro Forza Italia e Area popolare (Ncd e Udc). Astenuto il M5S. Il testo arriverà in Aula il 16 marzo. «Stiamo lavorando, con il ministro Orlando, che ho sentito, con la presidente Ferranti e i membri della commissione. La maggioranza ha già individuato un’ipotesi di accordo». Così il ministro Maria Elena Boschi, interpellata alla Camera sulla spaccatura con Ap sulla prescrizione.

ANNI DI PIOMBO
Orlando: «Se Battisti sarà espulso cercheremo di estradarlo in Italia»
Dopo tanti anni c’è ora una possibilità che l’ex terrorista Cesare Battisti possa scontare la sua pena in un carcere italiano. Sul caso di Battisti «il ministero ha attivato tutti i canali diplomatici. Aspettiamo di capire le conseguenze di una sentenza che non è definitiva» e di sapere in che Paese sarà espulso ma «se il provvedimento sarà confermato, auspichiamo che consenta di dar luogo a una richiesta di estradizione, che abbiamo già fatto da tempo» ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

VENETO
Il presidente della Liga Veneta dà vita nuovo gruppo consiglio
Un nuovo gruppo è stato costituito nel Consiglio regionale del Veneto. A farne parte il presidente della Liga Veneta Luca Baggio, l’altro leghista Matteo Toscano e un consigliere del gruppo misto, Francesco Piccolo. «La deriva a destra di Salvini non mi piace. Sono con Tosi», ha spiegato Baggio. Il nuovo gruppo si chiamerà Impegno veneto. Per il sindaco di Padova Massimo Bitonci le decisioni prese lunedì dal ‘federale’ della Lega rispetto al Veneto inficiano la convocazione e la stessa validità del consiglio nazionale della Liga di domani sera.

GRECIA
Pronto il piano in 6 punti di Tsipras: 200 mln contro la povertà
Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha annunciato che sono pronte le sei proposte di riforma che lunedì prossimo presenterà all’Eurogruppo. Il piano secondo quanto scrivono questa mattina i media greci comprende la riforma del fisco, della pubblica amministrazione e misure per affrontare il cosiddetto il “trittico della povertà”: cibo, alloggio ed energia per le fasce più deboli.

MOSTRA
Al PAC di Milano “Stardust” di David Bailey
Il PAC di Milano ospita fino al 2 giugno un’esposizione con 300 scatti di uno dei più influenti fotografi al mondo. Tanti i volti iconici immortalati nella sua carriera, dalla regina Elisabetta e Andy Warhol, passando per Beatles e Rolling Stones.

Scuola, il chiodo fisso delle paritarie per il Pd

Nonostante il dietrofront sul decreto legge della Buona scuola, le detrazioni fiscali per le famiglie che inviano i propri figli alle scuole paritarie saranno contenute nel disegno di legge che sarà presentato al Consiglio dei ministri del 10 marzo.

Insomma, il governo va avanti come un treno sui binari pro scuole private. Si illudeva chi aveva pensato che forse Renzi si era fermato per rispetto delle tante voci contrarie.  Del resto, è lo stesso Pd che si muove su questa linea.

Prima la lettera dei 44 parlamentari (quasi tutti del Pd) scritta a l’Avvenire, con i cattorenziani in prima linea (Fioroni in primis) poi ci ha pensato Luigi Berlinguer, ex ministro della Pubblica Istruzione, a parlare del ruolo centrale di questi istituti. Coerentemente, visto che era stato proprio lui a sdoganare le scuole private riconoscendole come paritarie e quindi  da trattare alla pari anche a livello economico.

Stupisce che di fronte alle scuole pubbliche che crollano, di fronte agli oltre centomila precari da stabilizzare, di fronte alla disuguaglianza tra Nord e Sud Italia, di fronte alle cifre record della dispersione scolastica, quello delle scuole private continua ad essere il nodo centrale per il governo Renzi.

Forse perché le paritarie sono quasi tutte nell’orbita della Chiesa cattolica.

[social_link type=”twitter” url=”https://twitter.com/dona_Coccoli” target=”on” ][/social_link] @dona_Coccoli

Partecipazione è condividere i sogni e metterci insieme per realizzarli

A Ceglie Messapica, ventimila abitanti in provincia di Brindisi, tutto è cominciato con la merenda delle idee, una giornata di progettazione per la rigenerazione del quartiere periferico “A’bbasc a menele”.

«C’erano due aree diventate quasi delle discariche: senza una panchina, senza i cestini dei rifiuti… E di luoghi di ritrovo neanche a parlarne», racconta Melania Bigi (nella foto), fiorentina trapiantata nel comune pugliese con il pallino (e un lungo percorso di specializzazione) della partecipazione. «Con i miei colleghi dell’associazione ComunitAzione, grazie a un bando regionale, abbiamo proposto un percorso di ascolto e partecipazione per coinvolgere gli abitanti del quartiere intorno alle tematiche dei beni comuni: abbiamo ascoltato i loro sogni e assieme siamo passati alla fase della progettazione pratica».

Dai sogni dei singoli a quello comune, anche grazie alla Festa dei talenti, che ha chiamato a raccolta tutte le competenze disponibili, da quelle gastronomiche a quelle più tecniche. «Il piacere di stare insieme in strada ha riattivato energie e “qualità”», riprende l’architetta “facilitatrice”. «Così è bastato davvero poco tempo e poco denaro per riqualificare gli spazi con piante, fiori, percorsi calpestabili, giochi, panchine e gazebo.

Un “piccolo miracolo” che meritava una “celebrazione” adeguata, per usare i termini propri del metodo che abbiamo utilizzato, chiamato “oasis game”». Una festa-bilancio utile anche a pensare ai passi futuri e verificare l’efficacia del percorso di facilitazione. «Non si tratta soltanto di tecniche, ma di un ascolto profondo dei bisogni dei luoghi e delle persone, per costruire fiducia in se stessi e negli altri. Questa è la progettazione partecipata che provoca cambiamenti reali e duraturi».

Tra le sue esperienze formative, Melania vanta anche quella della “deep democracy”, che lavora sulle dinamiche di potere con il piglio dell’attivista nel sociale attento alla ricerca interiore. Melania Bigi sarà tra i formatori del ciclo di workshop “Semi di democrazia profonda”, sui temi della facilitazione e della comunicazione nei gruppi e nelle relazioni: il 3 e 4 marzo a Roma, dal 6 all’8 a Firenze, il 10 e 11 a Milano e dal 13 al 15 a Torino.

[social_link type=”twitter” url=”https://twitter.com/RaffaeleLupoli” target=”on” ][/social_link]  @RaffaeleLupoli

@Iddio #leftweet della settimana

Tweetbombing all’assemblea siciliana de #IlFerribotteNonSiTocca

È appena terminato il tweet bombing durante la diretta streaming della seduta della commissione all’Assemblea regionale siciliana dove oggi si è tenuta l’audizione delle molteplici parti coinvolte a vario titolo nella definizione del futuro dei trasporti ferroviari in Sicilia e verso la penisola.

Il movimento #ilferribottenonsitocca, già in piazza lo scorso 14 febbraio oggi ha animato l’Audizione con un tweetbombing con tanto di evento Facebook, a cui purtroppo non ha partecipato il sindaco di Messina, Renato Accorinti. Il motivo? «perché non ha la cravatta», denunciano gli attivisti della Rete.«E pertanto, per una cravatta, si esclude la città di Messina dalla discussione così importante per la continuità territoriale e per i diritti dei siciliani».

Il fatto è che da giugno i treni a lunga percorrenza che collegano la Sicilia al Continente potrebbero non esserci più: le tratte per Roma e Milano rischiano di essere tagliate, e con loro i traghetti che attraversano lo Stretto.

L’annuncio di Ferrovie dello Stato è dello scorso 2 febbraio. Ma dopo un incontro con il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi è arrivato un rassicurante stop. Al sindacato Orsa, però non si fidano, come aveva anticipato Francesca Fusco su Left: «A noi ancora non è arrivata nessuna comunicazione» e annuncia il 7 marzo, alle 10, una conferenza stampa nel Comune di Messina in attesa della manifestazione in piazza del 25.

Tra una piazza e un’altra oggi è stato il giorno della Rete. «Siete sintonizzati?», chiedono dalla Rete. Left c’è.

[social_link type=”twitter” url=”https://twitter.com/TizianaBarilla” target=”on” ][/social_link] @TizianaBarilla

Le cinque delle 13.00

Grillo apre al confronto con il Pd su reddito di cittadinanza e Rai

Prove di dialogo anche con la maggioranza da parte del Movimento Cinque stelle. Dalle colonne del Corriere Beppe Grillo apre a un confronto su due punti chiave per il movimento: reddito di cittadinanza e riforma della Rai. E il Pd plaude e si dice “pronto al confronto” mentre Sel invita a mettere subito in campo iniziative sulle due questioni perchè in Parlamento c’è una maggioranza possibile.

MIGRANTI
Naufragio nel Canale di Sicilia: 10 morti in sette operazioni di soccorso
Sono 941 i migranti salvati nel Canale di Sicilia ieri dalla Guardia Costiera. Tra le varie operazioni coordinate dal Centro Nazionale di soccorso a Roma, quella di un barcone rovesciato con 121 persone salvate e 10 corpi recuperati da nave Dattilo della Guardia Costiera che già aveva a bordo 318 migranti salvati in una precedente operazione. In meno di 24 ore, sono state in totale 7 le operazioni di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera in una zona di mare a circa 50 miglia a nord della Libia.

VISITE DI STATO
Renzi tra Kiev, Mosca e il giallo conferenza stampa
Kiev poi Mosca. Questo il programma della due giorni ‘orientale’ del premier Matteo Renzi. Due giorni che comincerà oggi dalla capitale ucraina dove Renzi incontrerà il presidente Petro Poroshenko, e che proseguirà domani a Mosca, dove sono in programma gli incontri con il premier Dmitrij Medvedev e con il presidente Vladimir Putin. Secondo quanto riferito dall’assistente presidenziale russo Yury Ushakov, citato dall’agenzia di stampa russa Interfax, l’Italia avrebbe chiesto che dopo l’incontro con Putin non ci fossero domande nella consueta conferenza stampa.

L’INCHIESTA
Scavi di Pompei, sequestro di 6 milioni di euro all’ex commissario
Un sequestro conservativo di beni per circa 5 milioni e 770 mila euro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Napoli nei confronti dell’ex Commissario straordinario per gli Scavi di Pompei Marcello Fiori. E’ stato eseguito a conclusione dell’inchiesta che coinvolge, oltre a Fiori, 9 dirigenti del Mibact e della Regione Campania.

MUSICA
Fabi, Silvestri, Gazzè nel docu-film “LocalEuropa. La prima l’11 marzo al Cinema Eden di Roma
“LocalEuropa. Musica valida per l’espatrio”, il documentario di Francesco Cordio con Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè, verrà proiettato per la prima volta sul grande schermo la sera di mercoledì 11 marzo al Cinema Eden FilmCenter di Roma. La pellicola racconta un viaggio di 9mila chilometri a bordo di un furgoncino rosso insieme ai tre cantautori e amici romani.

Quel “marziano” di Marino. Nel bene e nel male

E’ ancora presto per dare un giudizio sull’operato politico e amministrativo di Ignazio Marino, sindaco di una città complessa come Roma. Tra qualche anno, guardandosi indietro si potrà fare. Il confronto col suo predecessore Alemanno è già impietoso per l’ex missino, ma ci voleva poco, potrebbe dire qualcuno. Di certo si può affermare che Marino, da uomo fuori dagli apparati partitici, ma anche da sistemi di potere altri, il suo ruolo di “Marziano” nel palazzo lo ha interpretato fin qui a testa alta.

Mentre il suo partito lo massacrava chiedendo cambiamenti in giunta si scopriva che in città è esistito e forse esiste ancora un fenomeno chiamato Mafia Capitale. Addirittura, nei giorni di Tor Sapienza, di quella rivolta contro un centro per migranti (pilotata anche da forze oscure non lontane da Mafia Capitale) il vicesegretario nazionale del Pd Guerini ha chiesto con insistenza un nuovo vicesindaco, quel Mirko Coratti che, tempo un mese, ha dovuto invece lasciare anche la carica di presidente dell’Assemblea Capitolina, proprio perché coinvolto nell’inchiesta “Mondo di Mezzo” della procura di Roma. La circostanza è sempre stata smentita da Lorenzo Guerini, ma fonti più che attendibili continuano a confermarla.

Il “Marziano” nel frattempo, picchiato dal fuoco incrociato della stampa romana – dal Messaggero del megacostruttore Caltagirone al Tempo – è andato avanti un po’ cocciuto e un po’ sprovveduto per la sua strada, nominando assessore alla Legalità Alfonso Sabella, l’ex magistrato che arrestò Giovanni Brusca nella Palermo delle stragi e adesso sta mettendo le mani negli appalti della Capitale. Il risultato è che certi ambienti romani, già terrorizzati dal “casino” messo su dal procuratore capo Giuseppe Pignatone, hanno tirato i remi in barca pronti a riorganizzarsi, probabilmente con più ferocia di prima.

Dai remi agli oggetti contundenti, più di 110 colpi contro la Barcaccia del Bernini, ferita all’arte, al patrimonio e alla storia di Roma e dell’Italia per mano di un gruppo di ultrà olandesi ubriachi mentre gli agenti di polizia stavano a guardare. Non per colpa loro, ma – dice Marino – per ordini sbagliati, indicando i responsabili senza peli sulla lingua e senza alcun timore: il prefetto Giuseppe Pecoraro e il questore Nicolò D’Angelo. Non ricordo altri casi tanto eclatanti con una frattura così profonda tra un sindaco e i padroni dell’ordine pubblico in una città importante come Roma. Tutto questo mentre al Viminale l’inquilino è Angelino Alfano, governo Letta e governo Renzi, dal 28 aprile 2013 nonostante una scia di insuccessi e brutte figure impareggiabile.

Recentemente mi è capitato di trovarmi in Campidoglio – che brividi immaginando quei luoghi occupati dall’ex sindaco indagato per mafia Gianni Alemanno e dalle sue truppe fascistoidi – per intervistare Marino. Avendo spesso a che fare con politici e cortigiani ritengo che la definizione di “Marziano” per il sindaco di Roma sia assolutamente meritata, nel bene e nel male.

Alla fine dell’intervista, parlandomi di diversi problemi della città dalla difficile soluzione, Marino ha ammesso: «C’è una situazione da cui non so venire a capo. La nuova tratta della linea C. In quel punto nella periferia di Roma Est le persone continuano a servirsi del vecchio autobus 105, una sorta di carro bestiame sempre stracolmo di gente. Il motivo? Non pagano il biglietto, mentre per accedere alla metro sarebbero obbligati a farlo, dovendo passare per i tornelli. Ho pensato di aumentare i controlli, volendo si può rendere quasi impossibile salire a bordo dell’autobus senza biglietto. Però, lei crede davvero che possa dare un ordine del genere? La maggior parte di quelle persone fatica ad arrivare a fine mese, se ci arriva». Benvenuti su Marte, pianeta rosso.

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