Informiamo il senatore della Repubblica italiana Simone Pillon che la famiglia naturale non esiste. E che delle criticità che gravano sul sistema degli affidi noi parliamo da molto prima che il suo partito si ricordasse che in Emilia Romagna ci saranno presto le elezioni regionali e che dunque l’inchiesta di Bibbiano può tornare utile. A noi – da quando questo “giornaletto radical chic” esiste – interessa la salute psicofisica delle persone, dei bambini in particolare, a lei evidentemente preme altro. #ParlatecidiBibbiano, tagga il senatore della Repubblica Simone Pillon come fosse un troll qualsiasi. Uno di quelli, per intenderci, che senza argomenti infestano la nostra bacheca quando osiamo andare in profondità su certi temi e senza guardare in faccia nessuno, come impone la nostra professionalità e l’art. 21 della Costituzione. Piuttosto avvilente per un senatore della Repubblica, no? Se fosse più attento, come esige il suo ruolo e l’indennità che percepisce dai contribuenti, avrebbe notato che nel numero che lui attacca parliamo appunto di Bibbiano. E lo avevamo già fatto nelle settimane precedenti, sia in edicola che sul nostro sito con inchieste, editoriali e approfondimenti di veri esperti, ponendoci sempre dalla parte dei minori (e delle donne). Ma forse è proprio questo ciò che il senatore leghista Simone Pillon non apprezza.
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