Violeta Parra, Mercedes Sosa e Chavela Vargas, ovvero Cile, Argentina e Messico. Tre donne che hanno dato voce e dignità ai popoli latinoamericani negli anni bui delle dittature. Le racconta Lavinia Mancusi in un libro e in un recital
Il film di Mati Diop, Orso d’oro 2024, racconta la restituzione al Benin di opere d’arte trafugate dai francesi nell’800, mettendo a fuoco il presente: le ambiguità politiche, la pretesa superiorità scientifica degli ex Paesi coloniali. E il valore del patrimonio per i giovani africani
L’agghiacciante guerra in Palestina costringe tutti a pensare al futuro, nel nome di una cittadinanza per ebrei e palestinesi, non di due Stati. Così come nel Vecchio continente a un’Europa dei popoli più che delle nazioni
Anche Bruxelles ha fatto sua la massima latina "si vis pacem para bellum” secondo cui la corsa agli armamenti funzionerebbe da deterrente per i conflitti
Nonostante le smentite del governo Meloni, l’Italia è ancora protagonista del commercio di armi verso il Medio Oriente che da sempre è uno dei luoghi più instabili del mondo e dove oggi si fa strage di donne e bambini
L’accordo al Consiglio d’Europa sulle tutele degli operatori delle piattaforme digitali prevede alcuni standard minimi. Ma per garantire i diritti a un numero crescente di addetti - 40 milioni nel 2025 - occorre una più forte integrazione europea per evitare squilibri tra gli Stati
L’omaggio ai combattenti stranieri della Resistenza francese al Pantheon è una svolta storica che però cade negli stessi giorni in cui è stata approvata una legge sull’immigrazione così dura che piace anche a Le Pen
Arriva in sala il film "Inshallah a boy", il toccante esordio di Amjad Al-Rasheed, che racconta: «Questa per me è una storia vera comune a molte donne, la storia vera di una donna come tante, una storia di liberazione che racconta tutti i livelli di oppressione che subiscono le nostre madri, sorelle e figlie»
Cornelia Hildebrandt: «Elezioni Ue, in Germania la sinistra di Die Linke per la pace»
Stefano Galieni -
La co-presidente di Transform! Europe e componente della Fondazione Rosa Luxemburg parla della posizione della sinistra tedesca. «Nel programma del partito per le elezioni europee c'è la richiesta di fermare il riarmo e la militarizzazione della Ue, il rifiuto di una forza militare europea»
A Gaza si continua a morire. E i camion con i rifornimenti restano fermi a Rafah. A meno che non sia ripristinata la fornitura di aiuti, secondo gli esperti delle Nazioni Unite, ci sarà una carestia, la terza in vent'anni, dopo la Somalia e il Sud Sudan













