Scrivete Giorgia e avrete la guerra in casa. Perché la sinistra esita sul tema della pace?
Giovanni Russo Spena -
All'ex ministro greco Varoufakis, in Europa, è stato sottratto il diritto di parola. In Francia la presidente di un importante partito di opposizione di sinistra, Mathilde Panot, viene convocata dalla polizia a seguito della sua espressa posizione filopalestinese: un avvenimento inedito e particolarmente grave, di fronte al quale non si potrà essere inerti. Perché questa precipitazione? Perché la guerra è l'alibi; anzi, è l'occasione per il potere di educare all'ordine sociale, all'obbedienza gerarchica
Tra storia e politica. Da Cavalli a Travaglio, da Saviano a Telese. E poi Gad Lerner e tanti altri. Si moltiplicano gli spettacoli per informare sulle pagine più alte e quelle più scure della nostra storia
"Il nostro cinema dicono i giovanissimi, non sarà una sala commerciale come siamo abituati a pensare, ma un luogo dove proiettare cinema d’autore e soprattutto un posto dove è possibile potersi sedere e parlare" E il regista inglese è stato invitato alla prossima edizione di Messapica film festival
L’Ucraina è diventato il secondo più importante cliente dell’industria bellica italiana. La “solidarietà al popolo ucraino” è solo un ormone per gonfiare i bilanci delle industrie delle armi. È scritto nero su bianco. Con buona pace della litania ripetuta sui giornali, in radio e in tivù del “nessuno vuole la guerra”
Siamo stati al Mart di Rovereto. Fino al 5 maggio 24 artisti cinesi mostrano le nuove strade che ha intrapreso la pittura nel loro Paese, dall'imitazione ironica e corrosiva della "maniera" occidentale al recupero e alla ricreazione di tradizioni antiche
Squadristi erano i fascisti. Di certo non gli studenti che oggi manifestano per la pace
Matteo Cazzato -
Entrare in una sala universitaria per prendere la parola, magari alzando la voce ma senza fare alcun atto violento, non è un gesto paragonabile alle operazioni delle squadracce. L'università è il luogo dello sviluppo del pensiero critico. Da parte di esponenti di governo si continua a stravolgere la realtà delle cose, presentando un mondo alla rovescia.
Il 25 aprile è divisivo solo per chi è fascista. Il 25 aprile è politicizzato solo per chi persegue una politica che non prevede l’antifascismo, e quindi è fascista. Il 25 aprile imbarazza solo chi non riesce a fare pace con la Liberazione e quindi è fascista.
Cosa significa l’antifascismo oggi? Lo abbiamo chiesto a Davide Conti. «Lottare per l’applicazione integrale della Costituzione, contro il tentativo di suo stravolgimento (dal premierato all’autonomia differenziata) è uno dei punti da cui partire - dice lo storico - riprendendo il conflitto democratico»
Il Rapporto Amnesty International 2023-2024: a Gaza è la fine del diritto internazionale
Left Redazione -
L'analisi dei diritti umani in 155 Paesi mette in evidenza il rischio di un pericoloso ritorno al passato, con il tradimento di tutte le Carte e i principi ivi sanciti. Tra conflitti, rischi delle nuove tecnologie, repressione del dissenso, c'è un dato positivo: le proteste di milioni di persone in tutto il mondo. Per un cessate il fuoco in Palestina, per i diritti delle donne e per la giustizia climatica
“L’insulto sistematico, adoprato come metodo di governo, alla dignità morale dell’uomo”
Giulio Cavalli -
Siamo sicuri che il termometro del ritorno del fascismo stia nei busti di Mussolini di qualche nostalgico? Rileggiamo quanto diceva Piero Calamandrei