L'11 luglio a Sulaymaniyah una cerimonia simbolica segnerà l’inizio del disarmo del Pkk: è la sfida curda a nazionalismi e militarismo, per una rivoluzione civile e democratica
Sono passati trent’anni ma c’è ancora chi nega i crimini compiuti nella zona demilitarizzata sotto il controllo delle forze di protezione dell’Onu per la ex Jugoslavia
Il giovane israeliano racconta la propria scelta nonviolenta contro il militarismo e l’occupazione, denunciando lo sterminio di civili in corso a Gaza perpetrato con l’appoggio delle potenze occidentali
In ventuno mesi oltre 235 reporter palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano: uno sterminio nello sterminio per mettere a tacere chi racconta l’orrore
«Siamo docenti del Liceo Machiavelli di Firenze, educatori ed educatrici: non possiamo più tacere, pena contraddire la nostra identità e il nostro ruolo, di fronte all'immane massacro che si compie ogni giorno nella striscia di Gaza», si legge ad incipit dell'appello lanciato da una sessantina di docenti delle scuole di Firenze
I ricercatori del Cnr si dichiarano NON disponibili a mettere i propri saperi al servizio della pratica e della cultura della guerra
Nonostante la recente tregua tra Israele e Iran mediata da Washington la situazione in Giordania, come in tutta la regione, rimane estremamente tesa. Circa il 30% della popolazione del Paese arabo è di origine palestinese, figlia della Nakba del ‘48 e dell’esodo derivante dall’occupazione israeliana del ‘67 e non accetta il silenzio imposto dal re
Meloni non cita i civili uccisi. Ma si dice certa che quel Trump abbia portato la pace. In un mondo governato dalla propaganda, anche la guerra può essere raccontata come stabilità
Se a qualcuno nel mio Paese, venisse in mente di cooperare ai crimini di aggressione, io non esiterei a presentare denuncia all’Autorità giudiziaria, con nomi e cognomi
Si dice che le bombe arrivino quando si esaurisce la politica. Le bombe ci sono, la latitanza della politica anche