Additata ufficialmente come minaccia alla democrazia, Alternative für Deutschland (AfD) affonda le radici in un disagio sociale alimentato da crisi economica, razzismo e assenza di risposte politiche. Vietarlo non basta: serve una sinistra forte, popolare e internazionale
Slogan nostalgici, simboli inequivocabili, linguaggio eversivo, xenofobo e discriminatorio. A un anno dallo scandalo di Gioventù nazionale poco o nulla è cambiato. Ecco come la destra radicale si avvicina ai ragazzi attraverso i social
Cosa hanno in comune Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e altri “patrioti” di Fratelli d’Italia, oltre a essere i nipotini politici di Almirante il “repubblichino che prendeva ordini dai nazisti”? Vademecum sulle radici fondative di certa destra contemporanea
L’azione di governo degli eredi politici di Almirante alimenta disuguaglianze e precariato. Ma soprattutto punta a disciplinare penalmente le questioni sociali per collocare l’Italia in una cornice di guerra globale che non ammette dissenso “interno”.
Ecco quali sono i segnali più preoccupanti
«È inaccettabile quello che sta facendo il governo di Netanyahu alla popolazione palestinese. E lo è altrettanto che nessuno lo fermi», denuncia lo scrittore Paco Ignacio Taibo II che il 2 giugno interviene al festival Encuentro a Castiglion del Lago in dialogo con Alessandro Barbero. E il 7 a Roma
Basta complicità. In piazza il 7 giugno a Roma per Gaza
La parola sumud non ha un termine corrispondente in italiano. Potremmo chiamarla “perseveranza” ed è l’arma nonviolenta che i palestinesi in Cisgiordania coraggiosamente usano contro gli attacchi e i soprusi dei coloni. Ecco le loro testimonianze
I bambini all’obitorio di Rafah hanno un colpo in fronte e uno sul petto. Dall’8 ottobre, nella Striscia di Gaza, Israele ha ucciso 230 giornalisti, raso al suolo scuole e ospedali, ammazzato “per errore” 60mila civili. E c’è chi insiste a chiamarla guerra
Cosa c’entra la negazione della cittadinanza con i contratti a termine, gli infortuni sul lavoro, e la precarietà dilagante? Tutto. Perché il razzismo in Italia non è un’aberrazione: è una precisa strategia economica, utile a dividere i lavoratori, distraendoli in una guerra tra poveri
Il decreto sicurezza è legge. Ed è una legge dal sapore fascistissimo, con il retrogusto del biennio 1925-1926, e viene raccontata come un necessario passo verso l’ordine e la sicurezza













